Azioni Ferrari in fase laterale dopo i conti preliminari 2015

Livio Spadaro

28 Gennaio 2016 - 10:46

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Pubblicati i dati preliminari di bilancio di Ferrari che è risultato in aumento nel 2015 nonostante il calo dell’ultima trimestrale. Titolo Ferrari in attesa dei dati ufficiali?

Azioni Ferrari in fase laterale dopo i conti preliminari 2015

Nella giornata di ieri sono stati pubblicati i dati preliminari di bilancio e del quarto trimestre di Ferrari. La versione definitiva dei conti verrà rilasciata il giorno 2 Febbraio, quando il management del Cavallino terrà una conference call di presentazione alle 16:30 ore italiane. L’esercizio 2015 della casa di Maranello è risultato tutto sommato buono con ricavi netti, Ebit adjusted e utile netto in aumento. Su base trimestrale invece, dai dati preliminari emerge una contrazione dell’Ebit e dell’utile netto, con i ricavi saliti di soli €21 milioni. L’indebitamento netto industriale è risultato pari a €963 milioni. Nel frattempo, le azioni Ferrari attraversano una fase laterale anche se, nella giornata di ieri, hanno perso il 2% a Wall Street.

Ferrari: i conti nel dettaglio

Nella giornata di ieri, oltre ai conti del 2015 e del quarto trimestre di FCA, sono stati pubblicati i dati preliminari di bilancio di Ferrari. I conti definitivi verranno presentati il 2 Febbraio dal management, il quale renderà note le cifre ufficiali per l’intero esercizio 2015 e per la quarta trimestrale in una conference call che si terrà alle 16:30 italiane.

Dai dati preliminari pubblicati ieri emerge un miglioramento nel 2015 dei conti di Ferrari. I ricavi netti risultano pari a €2,569 miliardi contro un precedente di €2,45 miliardi per una crescita del +5,9%. L’Ebit adjusted è salito a €473 milioni dai precedenti €404 milioni, pari ad un aumento percentuale del 17%. L’utile netto si è attestato a €284 milioni, risultando in aumento dai €273 milioni precedenti e pari ad un rialzo del 4%.

Su base trimestrale, invece, i dati preliminari mostrano un aumento dei ricavi netti di €21 milioni visto che sono risultati pari a €685 milioni contro i €664 milioni dello stesso periodo 2014. L’Ebit adjusted ha registrato una contrazione, passando da €115 milioni a €109 milioni. Anche l’utile netto è sceso dagli €84 milioni del quarto trimestre 2014 agli attuali €55 milioni.

L’indebitamento netto industriale preliminare è pari a €963 milioni.

Azioni Ferrari: analisi tecnica di breve periodo

In attesa di avere maggiori informazioni dai conti definitivi e dalla conference call di Febbraio, il titolo azionario di Ferrari è in una fase congestionata di mercato.

Le azioni del Cavallino, il 20 Gennaio hanno toccato i minimi assoluti a quota 35,25€ salvo poi risalire sui massimi settimanali a 39,22€. La fase turbolenta di mercato non ha aiutato certamente il titolo di Ferrari che, come tutto il paniere dell’indice, ha sofferto i forti cali registrati nelle scorse settimane.

Attualmente si sta assistendo ad una fase laterale del titolo, dopo le fasi volatili degli scorsi giorni. I volumi di scambio si sono via via assottigliati nelle ultime sedute di mercato rispetto a quelli visti in precedenza il che conferma una fase tendenziamente laterale.

Il grafico della quotazione italiana è ancora troppo “giovane” per riuscire ad esprimere un giudizio. La tendenza è essenzialmente neutra, con le quotazioni che oscillano tra i 36,5€ e i 38,9€.

La rottura a ribasso del supporto offerto dal precedente minimo assoluto (pari a 35,41€) è stata effettuata con volumi abbastanza elevati il che potrebbe suggerire un nuovo test nei prossimi giorni.

Tendenzialmente nelle recenti sedute di Borsa i volumi a rialzo sono stati più elevati dei ribassi, anche se le forze di vendita viste in precedenza non sembrano ancora essere troppo deboli.

Se si guarda al grafico della quotazione statunitense si può notare come i volumi a ribasso siano ancora più elevati di quelli a rialzo ma, anche in questo caso, sembra che si stia entrando in una fase neutrale.

Il MFI resta ancora in fase di ipervenduto, il che può suggerire uno scarico di tale fase, mentre il RSI è fuoriuscito dall’area di ribasso per avvicinarsi alla zona di neutralità.

Anche la quotazione americana non suggerisce una particolare direzionalità, in definitiva ci potremmo attendere una fase tendenzialmente neutrale fino alla pubblicazione dei dati definitivi.

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