Avvocati, il Tribunale di Roma sospende il saldo e stralcio delle cartelle: la sentenza

Isabella Policarpio

19 Marzo 2019 - 17:21

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Il Tribunale di Roma sostiene, in parte, la protesta della Cassa Forense in merito al saldo e stralcio delle cartelle per i debiti fino a 1.000 euro. Riconosciuto il notevole pregiudizio alla Cassa.

Avvocati, il Tribunale di Roma sospende il saldo e stralcio delle cartelle: la sentenza

Il Tribunale di Roma ha recentemente emanato una sentenza in cui prende le parti della Cassa Forense sulla questione del saldo e stralcio delle cartelle. In particolare, nel caso di specie, i giudici romani hanno predisposto la sospensione del saldo e stralcio automatico per per i debiti fino a 1.000 euro, riconoscendo la notevole entità del pregiudizio che questa disposizione potrebbe arrecare alla Cassa.

Circa un mese fa, infatti, la Cassa Forense aveva presentato una mozione di protesta contro la concessione del saldo e stralcio dei contributi previdenziali, prevista dalla Legge di Bilancio 2019, protesta che pare essere stata accolta dal Tribunale di Roma, almeno in parte.

Sospeso il saldo e stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro: la decisione del Tribunale di Roma

Dopo il clamore che aveva destato l’introduzione della regola del saldo e stralcio dei debiti per gli avvocati, arriva una sentenza che dà ragione alla Cassa Forense e riconosce - almeno in parte - il grave pregiudizio economico che tale regola potrebbe arrecare alle casse dell’ente previdenziale.

Si tratta del decreto n. 3665 del 5 marzo 2019 (in allegato alla fine dell’articolo) con il quale il Tribunale di Roma ha sospeso la cancellazione automatica delle cartelle ed ha ordinato all’Agenzia delle Entrate di provvedere alla riscossione dei crediti previdenziali per la Cassa Forense relativi al periodo tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre del 2010.

Dunque, il giudice romano non ha applicato a tali debiti la disciplina prevista dall’articolo 4 del d.l. n. 119 del 2018, convertito nella legge n. 136 del 2018 con la quale è stata introdotta la cancellazione automatica dei debiti di importo inferiore o pari a 1.000 euro, compresi di interessi e sanzioni.

Nel decreto troviamo la seguente motivazione:

“L’estinzione ope legis dei crediti fino ad euro 1.000,00 prevista dall’art. 4 del d.l. n. 119/2018 non comporta un’acquisizione di entrata per lo Stato, ma appare essere funzionale solo ad un’agevolazione delle attività di riscossione della neo istituita Ader, nemmeno viene in considerazione quel bilanciamento tra l’interesse dello Stato ad incrementare le proprie entrate e il sacrificio di quelle della Cassa previdenziale privatizzata e alla quale la legge statale ha imposto l’autosufficienza, comunque ritenuto dalla Corte costituzionale irragionevole e dunque non sufficiente a giustificare il secondo.”

Così il Tribunale di Roma ha deciso di far proseguire l’azione di riscossione dei crediti iniziata da Ader, incaricato alla riscossione anche con riferimento ai crediti previdenziali.

Tribunale di Roma, decreto n. 3665 del 5 marzo 2019
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