Con l’aumento del contributo unificato, esattamente cosa andremo a pagare di più? Innanzitutto il ricorso contro le multe stradali, che, con i rincari disposti, sarà meno conveniente portare davanti al giudice di pace. Abbiamo fatto due conti in merito: ecco cosa abbiamo scoperto.
Aumento del contributo unificato: ne abbiamo parlato già in precedenza, in quanto è stato disposto con il recente decreto sulla Pubblica Amministrazione (dl 90/2014) precisamente all’articolo 35. Ma cosa cambia, in pratica, per i cittadini? Ad esempio il più classico dei procedimenti legali, ovvero il ricorso contro una multa stradale che si ritiene ingiustificata, diventa più oneroso.
Quanto costa adesso ricorrere contro una multa stradale?
Se prima, infatti, l’automobilista convinto di essere stato multato ingiustamente spendeva, in media, solo 37 euro per il ricorso, d’ora in poi dovrà versarne 43. Certamente un incremento non stratosferico, ma se la sanzione supera i 1100 euro andrà aggiunto anche il bollo e la cifra totale arriverà a 98 euro. Considerando, quindi, che la maggior parte delle violazioni può essere sanata entro 5 giorni ottenendo automaticamente il 30 per cento di sconto sulla multa (e senza doversi sottoporre ad alcun giudizio), appare evidente che molti cittadini – seppur ingiustamente sanzionati – sceglieranno la strada del compromesso piuttosto che quella del giudice di pace.
Per gli importi superiori ai 1100 euro (e fino ai 5 mila e 200 euro) l’aumento farà salire gli 85 euro precedentemente dovuti fino agli attuali 98; invece, per le cause superiori ai 5 mila e 200 euro (fino a quota 26 mila euro) l’importo salirà da 206 fino a 237 euro.
Attenzione alle multe superiori ai 1100 euro (o a più multe tutte insieme)
Insomma, i trasgressori con le multe più salate, o coloro che intendono impugnare più d’una sanzione contemporaneamente (pensiamo, ad esempio, agli autotrasportatori) dovranno prestare attenzione ai vari scaglioni previsti. Per queste categorie, infatti, la strada del ricorso diventa sì più onerosa ma comunque non sconveniente: l’importante è tenere sempre in mente che, alle somme indicate precedentemente, va comunque aggiunto il bollo di 27 euro, da versare insieme al contributo unificato corrispondente.
La lettera dell’OUA a Napolitano
Nel frattempo, questi aumenti hanno scatenato le proteste non solo degli automobilisti, ma dello stesso Organismo Unitario Avvocatura Italiana (OUA) il quale, già prima dell’approvazione definitiva del decreto, aveva inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel tentativo di scongiurare un incremento destinato a ricadere inevitabilmente su cittadini e imprese.
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