AstraZeneca, ok Aifa fino a 65 anni ma a una condizione

Mario D’Angelo

17/02/2021

23/03/2021 - 16:29

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Apertura di Aifa su AstraZeneca dopo la richiesta del Ministero della Salute. Ma potrà essere somministrato fino a 65 anni solo a persone sane.

AstraZeneca, ok Aifa fino a 65 anni ma a una condizione

Ok della Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa alla somministrazione del vaccino AstraZeneca alle persone fino a 65 anni di età. Ad anticipare la notizia è stato il presidente dell’Agenzia, Giorgio Palù, al Tg1. Il via libera, arrivato dopo la richiesta del ministro della Salute Roberto Speranza, è arrivato tuttavia a una condizione: che il paziente non abbia condizioni di rischio e siano in buona salute.

AstraZeneca, ok Aifa a oltre 55 anni

Svolta dell’Agenzia italiana del farmaco su AstraZeneca. Secondo quanto comunicato alle agenzie di stampa (e dopo le dichiarazioni di Palù su Rai1), l’Aifa ha aperto alla possibilità di somministrare il vaccino prodotto in collaborazione con Oxford ai soggetti fino a 65 anni di età in buone condizioni di salute. Non si tratta, quindi, di un Il vaccino AstraZeneca sarà distribuito nelle prossime settimane al personale pubblico.

Agli individui più anziani o fragili spetteranno invece i vaccini a mRNA Pfizer/BioNTech e Moderna.

“L’Aifa, seguendo le indicazioni Ema, aveva già dato l’autorizzazione a tutte le fasce d’età, ha spiegato Palù, che ha fatto sapere che la circolare del Ministero con l’indicazione ulteriore fino a 65 anni uscirà venerdì prossimo.

Quanto poi all’efficacia dei vaccini contro le varianti di coronavirus, Palù ha detto che i vaccini funzionano “sicuramente” contro la variante inglese, mentre la protezione diminuisce un po’ contro quella sudafricana e brasiliana. “Ma anche in questi casi sono in grado di proteggere da una infezione grave della malattia e dalla letalità”, ha precisato il presidente Aifa.

AstraZeneca, Di Lorenzo: chi si vaccina al 77% non trasmette virus

Sempre a proposito di AstraZeneca, il presidente e amministratore delegato di Irbm, Pietro Di Lorenzo, ha detto che “chi si vaccina, al 77% non trasmette il virus”.

Di Lorenzo si è detto convinto che nel secondo trimestre la consegna dei vaccini andrà a regime, e che “contro AstraZeneca è partita una campagna mediatica tesa a dimostrare che costa poco perché vale poco”.

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