Asta TLTRO: le banche chiedono solo 83 mld, si avvicina il QE europeo?

Renato Frolvi

18 Settembre 2014 - 12:55

La richiesta delle banche alla BCE nella prima tranche di TLTRO al di sotto degli 83 miliardi di euro: un altro piccolo passo verso il QE.

Asta TLTRO: le banche chiedono solo 83 mld, si avvicina il QE europeo?

La notizia che le banche hanno preso in prestito solo € 82 miliardi di un eventuale plafond massimo di € 400 miliardi nella prima delle operazioni di rifinanziamento a lungo termine mirate della BCE (TLTRO) costituisce un fallimento dell’architettura del TLTRO così faticosamente messa in piedi da Mario Draghi e annunciata nella conferenza stampa degli inizi di giugno 2014. Questo dato così basso stride con le dichiarazioni ottimistiche di uno dei più autorevoli membri del Board, Victor Costancio che solo mezz’ora prima aveva pronosticato “… adesioni significative…” all’asta effettuata in data odierna.

A questo punto si intensifica la pressione sulla BCE per prendere una più audace azione di politica monetaria non-convenzionale. Pensate che le aspettative di consenso in un sondaggio di economisti erano state per un assorbimento di € 150 miliardi. I soldi dunque non arriveranno all’economia come sperato. Ma non perchè le banche non li presteranno, soprattutto perchè le imprese e le famiglie non li chiederanno. E’ un problema di domanda di credito, non necessariamente di offerta.

Eppure le condizioni di questi prestiti erano veramente appetibili: i prestiti TLTRO sono a tasso fisso di appena 0,15% e durano 4 anni, cioè le banche possono tenere i soldi per quattro anni se documentano alla BCE l’effettiva erogazione di liquidità all’economia reale. Ma se non lo fanno sono tenute a restituire anticipatamente i soldi alla BCE dopo 2 anni. Obiettivo dichiarato della BCE era quello di provocare un forte aumento dei prestiti bancari al settore privato e di lì aumentare la domanda interna in area euro per via dell’aumento dei consumi privati e degli investimenti delle imprese, quindi più occupazione e più inflazione. Dubito fortemente che ciò avverrà, con “soli” 82 mld di euro presi a prestito dalle banche… questo fa intravedere che anche nella sessione di dicembre del TLTRO le richieste saranno in linea con quelle di oggi e al di sotto dei 100 mld di euro in ogni caso.
In buona sostanza, il fatto che le banche hanno preso in prestito relativamente poco suggerisce che esse hanno poca intenzione di aumentare il loro credito, non solo a causa della loro avversione al rischio (non vogliono aumentare le loro sofferenze), ma anche a causa di una loro previsione di bassa o insufficiente domanda di prestiti.

Certo, ci sarà un’altra operazione l’11 dicembre, ma non capisco perché le banche dovrebbero prendere in prestito molti più soldi a dicembre rispetto a quelli che hanno già preso oggi. Tutto questo suggerisce che le speranze della BCE che la TLTROs, insieme al suo programma di acquisto di ABS, facciano salire il suo attivo di bilancio oltre € 1 TRN sono destinate a tramontare.
Noi manteniamo la nostra opinione che un più ampio programma di acquisto di asset, o quantitative easing, sarà necessario per far funzionare l’economia e scongiurare il rischio di deflazione.
Un altro piccolo passo verso il bazooka del QE da 1 trilione di euro a 12 mesi, che verrà annunciato, a mio parere, entro la fine del corrente anno, come già detto nell’articolo dello scorso 5 giugno.

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