Aprire un negozio di sigarette elettroniche: conviene?

Daniele Sforza

18/05/2013

21/11/2017 - 11:24

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Aprire un negozio di sigarette elettroniche: conviene?

Sembrava una moda destinata a fallire in breve tempo: i più convinti tabagisti che passano alla sigaretta elettronica? Quando mai? E invece… in tutte le città d’Italia stanno spuntando rivenditori di sigarette elettroniche a ogni angolo e capita spesso di vedere negozi chiusi da anni con un nuovo cartello attaccato alla saracinesca: “Sigarette elettroniche: prossima apertura”, si legge.

Sigarette elettroniche: la tendenza fa mercato

E così anche spulciando tra gli annunci di lavoro si viene a scoprire che la sigaretta elettronica è ormai una tendenza sempre più in voga: da società che cercano rivenditori e distributori per la vendita di sigarette elettroniche a negozi che cercano commessi.
Oggi sono quasi 2.000 i punti vendita italiani e il mercato smuove in Europa ben 500 milioni di euro dei quali più del 15% solo in Italia.
Aprire un negozio di sigarette elettroniche è dunque la tendenza del momento, ma quali sono le procedure da sbrigare e qual è il rischio che si corre?

Come aprire un negozio di sigarette elettroniche

Le pratiche burocratiche, a volte vero e proprio scoglio per chi intende aprire una nuova azienda, sono pressoché le stesse per le altre tipologie di negozio, e dunque occorrerà l’iscrizione al Registro delle Imprese e all’INPS, l’apertura della partita IVA e l’invio della Scia al Comune dove il negozio è ubicato. Prima però sarà necessario contattare la rete di franchising per richiedere l’autorizzazione della vendita, la quale, a fronte di un investimento che solitamente parte da minimo 6.000 euro (ma che si aggira in media attorno ai 15.000 euro), garantisce un minimo di marketing, soprattutto basilare, come ad esempio l’inserimento del negozio nella sezione “Punti vendita autorizzati” del sito della società, già ottimizzato per chi cerca “sigarette elettroniche” sui principali motori di ricerca.

Il rischio, essendo un franchising, può essere abbastanza alto, soprattutto con l’apertura di negozi concorrenti e con gli eventuali disegni di legge per vietare o limitare la vendita e l’utilizzo delle e-cig di cui si parla già da un po’ di tempo, non solo a livello europeo ma anche a livello locale (sventata, per ora, la proposta di tassazione).

I vantaggi di aprire un negozio di sigarette elettroniche

Per valutare i vantaggi di aprire un negozio in franchising di sigarette elettroniche, occorrerà invece recarsi sulle pagine dei siti delle principali aziende del settore: qui sarà infatti possibile consultare i diversi pacchetti garantiti dall’affiliazione, i quali possono contenere la garanzia di avere la vendita esclusiva per la zona, un affiancamento iniziale o un breve corso di formazione, la prima fornitura della merce, ma anche, con un sovrapprezzo, l’allestimento del locale (che dovrà essere di circa 20-40 metri quadri).

Attenti però quando capitate sui cosiddetti “vantaggi” dell’affiliazione, visto che spesso i vantaggi appena citati, a lungo andare, riguardano solo i marchi a cui vi rivolgete.

Cosa fare prima di aprire un negozio di sigarette elettroniche

Prima di aprire un negozio in franchising di sigarette elettroniche, quindi, vi consigliamo di studiare per bene cosa è una sigaretta elettronica e quali sono i suoi vantaggi; valutare il marchio con cui pensate di affiliarvi e studiare per bene quello che vi offre in cambio dell’investimento iniziale; scrivere su un foglio di carta tutti i pro e i contro di aprire un negozio in franchising, con calcolatrice sotto le dita; guardare in prospettiva. Insomma, oltre a diventare delle vere e proprie enciclopedie umane della e-cigarette, dovrete anche saper leggere il futuro e capire quali rischi si corrono in questo settore. Per il resto, non possiamo fare altro che augurarvi buona fortuna!

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