Andrea Agnelli, ecco le intercettazioni: cosa rischia adesso la Juventus?

Alessandro Cipolla

23/03/2017

Andrea Agnelli e le intercettazioni pubblicate dall’Huffington Post: cosa rischiano ora il presidente bianconero e la Juventus dopo il deferimento arrivato la scorsa settimana?

Andrea Agnelli, ecco le intercettazioni: cosa rischia adesso la Juventus?

Andrea Agnelli inguaiato da alcune intercettazioni riguardanti i suoi rapporti con Rocco Dominello, ultras bianconero recentemente arrestato con l’accusa di far parte della famiglia malavitosa Pesce-Bellocco. Cosa rischia ora la Juventus dopo il deferimento?

Clamoroso colpo di scena nella vicenda che coinvolge Juventus, ‘Ndrangheta e alcuni ultras, con la posizione di Andrea Agnelli che si fa più delicata dopo la pubblicazione da parte dell’Huffington Post di alcune intercettazioni riguardanti il presidente bianconero.

A differenza di ciò che è sempre stato dichiarato da Andrea Agnelli e dall’avvocato del club Luigi Chiappero durante la sua audizione davanti alla Commissione antimafia, le due intercettazioni pubblicate dimostrerebbero come il presidente conoscesse gli ultras in questione e anche il loro spessore criminale.

Intercettazioni queste che si aggiungono anche alle dichiarazioni fatte da Rocco Dominello durante il suo interrogatorio, dove l’ultras affermava di conoscere Andrea Agnelli e di aver parlato con lui a riguardo dei biglietti.

Alla luce quindi del deferimento arrivato da parte della Procura Figc, la domanda che i milioni di tifosi bianconeri ora si stanno chiedendo è una sola: cosa rischia adesso la Juventus?

Andrea Agnelli e le intercettazioni

Da imbarazzante la situazione di Andrea Agnelli e della Juventus è diventata, dopo la pubblicazione da parte dell’Huffington Post delle intercettazioni, decisamente delicata. Una vicenda che rischierebbe di oscurare in parte una stagione finora entusiasmante dal punto di vista sportivo.

Se da una parte ci sono i sogni di triplete, dall’altra ecco spuntare fuori personaggi legati alla malavita, intercettazioni, deferimenti e dichiarazioni poco veritiere. Insomma, quella che sembrava essere una vicenda secondaria, si sta rivelando per la Juventus invece una questione molto seria.

Tutto nasce con la serie di arresti eseguiti nell’ambito dell’inchiesta Alto Piemonte, dove gli inquirenti hanno indagato in merito alle infiltrazioni di alcuni clan della ‘Ndrangheta in varie località della Regione.

Tra i 18 arrestati, figurano anche Rocco Dominello e Fabio Germani, uno capo del gruppo ultras I Gobbi e l’altro ideatore della fondazione Bianconeri d’Italia. Dalle carte dell’inchiesta, emergerebbe come i due avessero messo in piedi un autentico business grazie a dei biglietti ricevuti dalla Juventus e poi rivenduti a prezzi gonfiati.

Per gli inquirenti Fabio Germani sarebbe stato il tramite tra Rocco Dominello e Alessandro D’Angelo, security manager della Juventus, per il rilascio dei biglietti. Alla fine comunque nessun dirigente del club bianconero è stato coinvolto o rinviato a giudizio nell’ambito dell’inchiesta penale.

Oltre alla Commissione antimafia, anche la Figc però ha voluto vederci chiaro in questa vicenda. Il procuratore Giuseppe Pecoraro ha aperto quindi un fascicolo d’inchiesta, culminato col deferimento di Andrea Agnelli e della Juventus.

Sia durante una conferenza stampa indetta da Andrea Agnelli dopo il deferimento, che nell’audizione dell’avvocato del club Luigi Chiappero in Commissione antimafia, la linea difensiva del club è stata sempre la stessa: non ci sono mai stati rapporti diretti con gli ultras implicati nella vicenda e non si era a conoscenza dello spessore criminale di questi.

Le intercettazioni tra Andrea Agnelli e Alessandro D’Angelo sembrerebbero raccontare però una verità diversa. Andrea Agnelli avrebbe incontrato più volte Rocco Dominello e sarebbe stato a conoscenza della pericolosità di alcuni soggetti gravitanti nel mondo ultras bianconero.

Ecco le intercettazioni pubblicate nell’articolo dell’Huffington Post.

Ad aggiungere altre prove alla tesi accusatoria, ci sono poi anche le dichiarazioni fatte da Rocco Dominello durante il suo interrogatorio in carcere, dove l’arrestato confermava i suoi frequenti rapporti con Andrea Agnelli.

La situazione del presidente bianconero adesso si fa quindi più delicata. Le pubblicazioni dell’Huffington Post renderebbero l’idea di quali siano le carte in mano al procuratore Pecoraro.

Alla luce di questi nuovi sviluppi i deferimenti assumono una maggiore consistenza, con i rischi da parte della Juventus e di Andrea Agnelli di una condanna da parte della Giustizia Sportiva che si fanno più probabili.

Cosa rischia la Juventus?

Il procuratore della Figc Giuseppe Pecoraro ha deferito sia la Juventus che Andrea Agnelli. Una decisione che aveva provocato la secca indignazione da parte del presidente bianconero, esternata in una conferenza stampa dove si ribadiva la totale estraneità ai fatti contestati sia da parte sua che della società.

Andrea Agnelli è stato deferito per violazione degli articoli 1 e 12 del Codice della Giustizia Sportiva. Vengono contestati quindi comportamenti non a norma per quanto riguarda i rapporti con la tifoserie e per la vendita dei biglietti.

La Juventus invece è stata deferita per violazione degli articoli 4 e 12 sempre del Codice della Giustizia Sportiva, che oltre alla vendita dei biglietti riguardano anche la responsabilità delle società.

Cosa rischiano adesso Andrea Agnelli e la Juventus nel caso di una condanna? Il presidente bianconero al momento rischierebbe una multa oltre che una inibizione o squalifica di almeno tre mesi.

La Juventus invece, sempre nell’ipotesi che venga ritenuta colpevole delle violazioni, potrebbe essere oggetto di una forte multa. Da escludere invece provvedimenti più duri come una penalizzazione.

Se quindi non dovessero uscire fuori nuovi elementi, la Juventus rischierebbe solo una multa e Andrea Agnelli una inibizione. Quello che rimarrebbe però è sicuramente il forte imbarazzo e l’eventuale brutta figura per una vicenda che non è stata gestita al meglio dal club bianconero.

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