Amnistia e indulto, ultime notizie: tra poche ore comincerà il 40° Congresso del Partito Radicale, il primo dopo la morte del leader storico Marco Pannella. Ecco quali saranno gli argomenti affrontati.
Amnistia e indulto, novità: oggi, presso il carcere di Rebibbia, avrà inizio il Congresso del Partito Radicale, il primo dopo la morte del suo leader storico, Marco Pannella.
Il Partito Radicale è sempre stato in prima linea per quanto riguarda la richiesta di concessione dell’amnistia e l’indulto, così come per qualsiasi altro tema concernente la tutela dei carcerati.
Tuttavia, dopo la scomparsa di Marco Pannella, datata 19 maggio 2016, per i componenti del Partito Radicale è arrivato il momento di discutere del proprio destino. L’appuntamento è per oggi alle 14:00, presso il carcere di Rebibbia, dove avranno inizio i tre giorni del 40° Congresso del più antico dei partiti italiani.
Con ogni probabilità si tornerà a discutere del ddl Monconi, presentato proprio dopo la morte di Pannella, il cui obiettivo è quello di modificare l’articolo 79 della Costituzione Italiana per la concessione dell’amnistia e l’indulto.
Tuttavia, il tema centrale del Congresso sarà la determinazione di una futura linea politica comune a tutto il Partito Radicale, poiché da quando il leader Pannella non c’è più è scoppiata una crisi interna che rischia di mettere in crisi la stabilità del partito.
Uno dei temi più delicati riguarda l’eredità materiale del Partito, sia per l’utilizzo del nome, sia per le frequenze della radio e l’archivio storico. Quindi, qualora le fazioni interne al Partito Radicale non riescano a giungere ad un accordo che soddisfi entrambe le parti si rischia di dover scrivere la parola “fine” a più di 50 anni di storia.
E in tal caso, i carcerati italiani perderebbero un punto di riferimento importante, e non solo per la lotta riguardante la concessione dell’amnistia e l’indulto.
Per quale motivo il Partito Radicale Nonviolento Transpartito Transnazionale è così diviso? La frattura tra le due fazioni è insuperabile? Facciamo chiarezza su questo delicato tema.
Amnistia e indulto: il Partito Democratico rischia di sciogliersi?
Con la morte di Pannella la spaccatura interna al Partito Radicale si è fatta ancora più forte.
Le fazioni sono due: da una parte, ci sono gli ortodossi, i più vicini a Pannella e a quella che è stata la sua linea politica. I membri del cosiddetto “cerchio magico” rivendicano la loro vicinanza al leader storico, e ne sono portatori di alcune idee come la riforma carceraria con la concessione dell’amnistia e l’indulto e la battaglia per il diritto alla conoscenza.
L’altra fazione, quella dei Radicali Italiani, è legate perlopiù alla figura di Emma Bonino e rivendicano una politica più radicata sul territorio con delle iniziative politiche ed elettorali a Milano e Roma. Per questi, il Partito è fermo ormai da due anni e si lamentano poiché nonostante la sua onorata storia non è mai riuscito a stringere dei veri e propri rapporti internazionali.
Eppure, Pannella ha sempre fatto di tutto per evitare che le due fazioni si separassero, tant’è che il Partito Radicale è l’unico a consentire il doppio tesseramento. L’obiettivo del Partito, infatti, è da sempre quello di unire persone che nonostante abbiano un “credo politico” differente condividono l’interesse per un obiettivo comune.
Al momento quindi il rischio di una scissione è altissimo, come dimostrano gli scontri della vigilia riguardanti la scelta del carcere che avrebbe ospitato l’incontro. Alla fine comunque la scelta è ricaduta su Rebibbia, e come sottolineato da Angiolo Bandinelli sul Foglio, “si tratta di un gesto di riconoscimento, di altissimo valore simbolico e politico, dell’eccezionale rapporto di Marco Pannella con le tematiche delle carceri e della giustizia".
Per conoscere il destino del Partito Radicale, comunque, bisognerà aspettare sabato 3 settembre, quando il Congresso straordinario volgerà al termine. In quell’occasione vedremo se tra i 600 iscritti che ne prenderanno parte, è stata raggiunta una linea comune, oppure se con l’addio di Pannella si concluderà anche la storia del Partito Radicale.
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