Amazon in tribunale: non rispettate le misure anti-Covid nel Prime Day

Riccardo Lozzi

15/10/2020

26/05/2021 - 11:31

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Amazon finisce in tribunale. Diversi dipendenti hanno denunciato il colosso di Bezos di non aver rispettato le norme anti-covid durante il Prime Day.

Amazon in tribunale: non rispettate le misure anti-Covid nel Prime Day

Amazon finisce in tribunale per non aver rispettato le misure di sicurezza anti-covid e ripristinato i vecchi livelli di produttività durante il Prime Day.

La denuncia è arrivata da parte di alcuni dipendenti dello stabilimento di Staten Island a New York che hanno accusato i vertici del colosso mondiale di e-commerce di essere stati disonesti e indisponibili nei loro confronti, attuando politiche oppressive e pericolose per la propria salute.

Amazon in tribunale, la denuncia dei dipendenti

Amazon aveva allentato negli ultimi mesi le proprie “Time Off Task”, le quali limitano il totale di tempo improduttivo consentito durante l’orario lavorativo, per permettere di igienizzare e lavarsi le mani in maniera costante.

Tuttavia, in vista del Prime Day, era stato comunicato il ripristino del vecchio monitoraggio sulla produttività.

Al tempo stesso, pare sia stato fatto capire ai lavoratori del magazzino newyorkese, come in caso di lentezza nello svolgimento delle mansioni assegnate (e quindi una valutazione negativa dei manager), essi avrebbero potuto perdere il posto di lavoro.

Per completare tutti gli ordini avvenuti durante i “saldi” della società di Jeff Bezos, sono state quindi bypassate molte delle norme di sicurezza attuate contro il rischio di contagio.

Questa è la ricostruzione dei dipendenti al giudice, secondo quanto riportato da Bloomberg.

Non rispettate le norme anti-covid nel Prime Day

Tali notizie arrivano dopo che negli ultimi giorni si era scoperto come quasi 20.000 dipendenti di Amazon sono risultati positivi al coronavirus negli stabilimenti statunitensi.

Inoltre, il Dipartimento delle Relazioni Industriali della California aveva comminato la scorsa settimana una multa di 1.870 dollari per non aver formato in maniera adeguata i dipendenti di due magazzini al fine di ridurre l’esposizione ai rischi di contagio del virus.

Infine, nella stessa struttura di Staten Island era recentemente deceduto un dipendente che aveva contratto il Covid-19.

La replica di Amazon

Non si è fatta attendere la replica della Big-Tech, che attraverso la portavoce aziendale Rachael Lighty ha confermato come Amazon abbia riattivato i feedback sulla produttività aziendale, ma che questi coinvolgono meno del 5% del totale e sono utilizzati solo in casi estremi.

Lighty ha rimandato al mittente le accuse di aver eliminato i protocolli riguardanti il distanziamento di sicurezza e di igienizzazione delle mani e delle postazioni, affermando al contrario che la società ha investito milioni di dollari per garantire i più alti standard sanitari.

A questo punto la decisione passa nelle mani del giudice dello Stato di New York, il quale dovrà esprimersi in materia.

Una decisione che potrebbe avere conseguenze molto importanti, dato che la stagione natalizia si sta avvicinando ed è previsto un ulteriore aumento degli acquisti online.

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