Alternativa per la Germania: a che punto siamo? Ecco le nuove proposte di Bernd Lucke

Erika Di Dio

13 Giugno 2013 - 12:08

Alternativa per la Germania: a che punto siamo? Ecco le nuove proposte di Bernd Lucke

Il nuovo partito anti-euro "Alternative für Deutschland" e le sue posizioni radicalmente diverse rispetto al resto della classe politica tedesca hanno suscitato molto interesse sia all’interno che all’esterno della Germania. Quindi non è stata una sorpresa che la riunione di ieri con il leader Bernd Lucke (ospitato dal Bruges Group a Westminster) abbia riunito molta gente. Qui di seguito i punti chiave della conferenza:

Su AfD e le sue prospettive

Lucke ha ammesso che da giovane professore di Economia nel 1999, egli sosteneva l’euro perché credeva che avrebbe portato a riforme strutturali nei paesi dell’Europa meridionale; poi a causa della rottura della "clausola di non bailout" del Trattato di Maastricht ha deciso di lasciare la CDU e infine di stabilire AfD.

Ha detto di essere stato incoraggiato dai sondaggi che hanno suggerito un potenziale sostegno di AfD che potrebbe arrivare anche al 30%, e che la chiave potrebbe essere quella di attrarre gli operai ai livelli più bassi d’istruzione, in particolare.

Sull’Eurozona

Lucke ha detto di aver raggiunto la conclusione che la politica attuale della zona euro è stata fatalmente "mal-concepita" e che non potrebbe mai funzionare perché i timori di un default sovrano dei mercati finanziari non potrebbero mai coincidere con la forma di dura condizionalità necessaria per garantire che gli Stati membri soddisfino i loro obblighi per quanto riguarda le riforme strutturali e il consolidamento fiscale (il fallimento del patto fiscale di applicare il limite di disavanzo del 3% suggerisce che Lucke potrebbe aver ragione).

Invece, ha sostenuto che gli Stati membri meridionali dovrebbero lasciare immediatamente l’euro al fine di consentire la svalutazione delle loro nuove valute, dopo di che gli altri Stati membri potrebbero decidere se mantenere un’unione monetaria tra di loro o se optare per una dissoluzione completa.

Su Regno Unito e UE

Lucke ha detto che nonostante la sua opposizione all’euro, lui non è contrario all’integrazione europea, aggiungendo che come tedesco ha valutato il suo ruolo come un progetto di pace. Ha anche suggerito che egli non è contrario ai trasferimenti tra gli Stati europei di per sé, ma pensa che il sistema attuale sia difettoso - per esempio i trasferimenti indiretti tramite i programmi di acquisto di bond della BCE, che avvengono senza l’approvazione democratica.

Ha poi concluso che egli sostiene ampiamente le critiche di David Cameron, e che considera l’’euroscetticismo’ britannico come una forza positiva nel garantire che vengano raggiunte decisioni migliori a livello dell’UE.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Open Europe

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