Allarme conti correnti: FMI pensa a prelievo forzoso del 10% per abbattere il debito?

Valentina Brazioli

15/10/2013

A lanciare l’allarme oggi è il quotidiano belga l’Echo: al vaglio un’ipotesi (temporanea) nei 15 paesi della zona euro per affrontare i problemi legati alla crisi dei debiti pubblici. Cosa abbiamo scoperto andando a controllare l’ultimo Fiscal Monitor del Fondo Monetario Internazionale.

Allarme conti correnti: FMI pensa a prelievo forzoso del 10% per abbattere il debito?

Torna l’incubo dell’amaro risveglio del 10 luglio 1992, quando gli italiani si svegliarono improvvisamente un po’ più poveri: nel corso della notte tra il 9 e il 10 luglio, infatti, il governo guidato dall’allora premier Giuliano Amato mise mano ai conti correnti con il noto “prelievo forzoso” del sei per mille sulle cifre depositate. Una misura ritenuta allora indispensabile per salvare la lira, che torna adesso in una versione tutta europea a minacciare i nostri risparmi.

Italia, "Troika" ante litteram

Insomma, benché l’Italia sia da molti accusato di essere un Paese restìo all’innovazione, per certe iniziative di politica economica si può ben dire un pioniere: praticamente fummo noi, infatti, a sperimentare una prima – seppur embrionale e tutta italiana – forma di Troika.

Cosa dice il Fiscal Monitor dell’FMI

Tuttavia stavolta la minaccia – ben più sostanziosa - non viene dal sempiterno dottor Sottile, ma dall’autorevole Fondo monetario internazionale. Bufale giornalistiche? Può darsi, ma leggendo l’ultimo Fiscal monitor (in data 13 ottobre) il sospetto sembra più che giustificato. C’è infatti un piccolo box (a pagina 49) che recita:

Il netto deterioramento delle finanze pubbliche in molti Paesi ha riacceso l’interesse in un "prelievo di capitale" -una tassa una tantum sulla ricchezza privata, come un’eccezionale misura per ripristinare la sostenibilità del debito.

Una misura niente affatto indolore, secondo l’istituto guidato da Christine Lagarde, che sottolinea come - per ridurre il debito fino a tornare ai livelli del 2007:

Richiederebbe (per un campione di 15 paesi della zona euro), un taglio della ricchezza netta delle famiglie di circa il 10 per cento.

Una soluzione che a più d’uno potrebbe apparire come eccessivamente semplicistica, ma alla quale il FMI sembra orientarsi con convinzione, rievocando gli scenari delle tassazioni “lacrime e sangue” adottate nei Paesi sconfitti della Seconda Guerra Mondiale, come Germania e Giappone.

Modello Cipro in tutta Europa?

Parole che in qualche modo sembrano proiettare su tutta l’Eurozona uno scenario simile a quello di Cipro, dove il prelievo forzoso è ormai una triste realtà: è notizia recente, infatti, che la Bank of Cyprus ha fissato al 37,5% il prelievo forzoso sui suoi conti oltre i 100mila euro.

Il passaggio del documento FMI

Famiglie italiane, record di risparmio

Una prospettiva destinata a mettere in allarme le famiglie italiane, da sempre convinte risparmiatrici. Anche quest’anno, secondo il Global Wealth Report del Crédit Suisse Research Institute, sono infatti risultate al tredicesimo posto globale per ricchezza, sotto la Francia e il Regno Unito ma sopra gli austeri tedeschi.

Insomma, quello che emerge è un quadro tutt’altro che rassicurante, che se confermato rischia di portare a inquietanti scenari già visti a Cipro come in Grecia: banche prese d’assalto e lunghissime code agli sportelli automatici per sottrarre i risparmi di una vita dall’incubo del prelievo forzoso.

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