Alla conquista dell’Indo-Pacifico: il piano Biden per l’Asia (e contro la Cina)

Violetta Silvestri

23/05/2022

23/05/2022 - 13:07

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La guerra Usa-Cina si gioca in Asia, nell’Indo-Pacifico. Con questa premessa va letta l’iniziativa economica di Biden per contrastare il dragone: si chiama Indo-Pacific Economic Framework, cos’è?

Alla conquista dell’Indo-Pacifico: il piano Biden per l’Asia (e contro la Cina)

In una mossa per aumentare il proprio profilo economico e creare un altro contrappeso alla Cina in Asia, gli Stati Uniti hanno annunciato lunedì 23 maggio l’iniziativa economica nell’Indo-Pacifico, con partner asiatici tra cui Australia, Giappone e Repubblica di Corea.

Stiamo parlando di un ampio piano progettato per aiutare a espandere la leadership degli Stati Uniti nella regione, in quella che appare sempre di più come una guerra a distanza con il dragone.

L’Indo-Pacific Economic Framework è stato lanciato: di cosa si tratta e quali sono gli obiettivi di Biden?

IPEF: cos’è il patto economico nell’Indo-Pacifico di Biden

L’Indo-Pacific Economic Framework è il tentativo di Biden di coinvolgere sotto la sua influenza una regione sempre più controllata dalla Cina.

All’inizio della seconda tappa del suo tour di debutto in Asia, Biden, ora in Giappone, ha annunciato: “Siamo qui oggi per un semplice scopo: il futuro dell’economia del 21° secolo sarà in gran parte scritto nell’Indo-Pacifico. La nostra regione.”

Da qui il lancio dell’IPEF, che mira a mettere insieme in una stessa visione economica, politica e commerciale le potenze di una regione ormai cruciale per il mondo.

Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Corea del Sud aderiranno all’accordo. Anche l’India e sette nazioni del Sud-Est asiatico - Singapore, Malesia, Indonesia, Vietnam, Filippine, Thailandia e Brunei - si uniranno, portando potenzialmente questo piano voluto da Biden a rappresentare il 40% dell’economia globale.

Il segretario al commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo ha affermato che l’IPEF è “punto di svolta importante nel ripristino della leadership economica degli Stati Uniti nella regione” che fornirebbe ai Paesi “un’alternativa all’approccio cinese”.

L’IPEF contiene quattro pilastri: commercio; catene di approvvigionamento; energia pulita e infrastrutture; e fiscale e anticorruzione.

È importante sottolineare che il piano non è un accordo di libero scambio e non è un patto di sicurezza ed è separato dal gruppo di difesa Quad che include Stati Uniti, Giappone, India e Australia.

La Casa Bianca, infatti, afferma che l’accordo non offre sgravi tariffari ai Paesi che aderiscono, ma fornisce un modo condiviso per risolvere le questioni chiave dal cambiamento climatico alla resilienza della catena di approvvigionamento e al commercio digitale.

Come è evidente, gli Stati Uniti vogliono rafforzare il proprio profilo nel regno economico asiatico, dove la Cina è il Paese dominante.

Cosa vogliono gli Usa con l’IPEF

Da quando il presidente Donald Trump ha ritirato gli Stati Uniti dalla Trans Pacific Partnership - il massiccio accordo commerciale negoziato durante la presidenza Obama - la potenza americana non ha un piano definito per coinvolgere economicamente questa regione.

Nel frattempo, Pechino ha assicurato diverse intese commerciali con i suoi vicini e ha cercato di esercitare la sua influenza economica a livello globale attraverso la Belt and Road Initiative.

Svelando il quadro IPEF, Biden sembra riconoscere di avere poche intenzioni di rientrare nel TPP, che rimane impopolare tra i legislatori statunitensi che avrebbero bisogno di ratificare l’accordo. Invece, spera di generare una sfera di influenza economica in grado di competere con la Cina.

L’auspicio di Washington è di finalizzare accordi con le nazioni partecipanti per ciascun pilastro entro 12-18 mesi.

Il fronte di competitività Usa-Cina in Asia è aperto.

Come sottolineato da Ali Wyne, analista senior per Global Macro presso Eurasia Group: “Anche quei paesi che nutrono apprensioni significative e crescenti sulla politica estera e sugli obiettivi strategici della Cina sanno che non possono disaccoppiarsi in modo significativo dalla sua economia a breve termine, quindi l’amministrazione Biden lavorerà per ottenere la massima trazione per il quadro economico dell’Indo-Pacifico.”

Tradotto: maggiore tensione tra le due potenze.

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