Alfano ci prova: vuole subito il vitalizio ma dovrà aspettare i 60 anni

Alessandro Cipolla

4 Dicembre 2019 - 13:00

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Angelino Alfano insieme ad altri tre ex parlamentari ha fatto ricorso per avere subito il vitalizio senza dover aspettare il compimento dei 60 anni: il Collegio d’Appello della Camera ha però respinto la richiesta.

Alfano ci prova: vuole subito il vitalizio ma dovrà aspettare i 60 anni

Ad Angelino Alfano non è riuscito il blitz per poter incassare fin da subito il vitalizio parlamentare, con il Collegio d’Appello della Camera che ha respinto il ricorso presentato dall’ex ministro dopo che anche il Consiglio di Giurisdizione in primo grado aveva rigettato l’istanza.

Insieme agli ex parlamentari Gioacchino Alfano (Forza Italia), Andrea Rigoni (PD) e Andrea Martella (PD, attualmente sottosegretario con delega all’Editoria), Angelino Alfano ha presentato ricorso contro l’attuale regolamento del 2012 per vedere riconosciuto fin da subito il diritto alla pensione senza dover aspettare il compimento dei 60 anni.

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La Camera però per mezzo del Collegio d’Appello, che era presieduto dal pentastellato Andrea Colletti, ha bocciato la richiesta confermando la sentenza di primo grado del Consiglio di Giurisdizione che già si era espresso in maniera negativa.

Niente vitalizio subito per Alfano

Angelino Alfano insieme agli altri tre ex parlamentari ricorrenti dovrà a questo punto aspettare di compiere 60 anni per incassare l’assegno del vitalizio, con quello che è stato il leader del Nuovo Centrodestra che ha compiuto 49 anni lo scorso 31 ottobre.

In Parlamento quello che per molti sarebbe potuto essere l’erede di Silvio Berlusconi alla guida del centrodestra ci è entrato nel 2001, ricoprendo il ruolo di deputato in maniera ininterrotta fino alle elezioni del marzo 2018.

Durante questi diciassette anni, Alfano è stato per tre volte ministro (Giustizia, Interno ed Esteri) oltre a ricoprire il ruolo di vicepremier durante la breve esperienza del governo Letta.

Dopo aver scelto di strappare con Forza Italia per sostenere l’esecutivo retto da Renzi, ha fondato NCD primo a Alternativa Poplare poi decidendo alla fine di non candidarsi alle ultime elezioni.

Le ultime notizie circolate su di lui erano quelle relative al suo nuovo lavoro, con l’ex parlamentare che dopo essere tornato a esercitare la sua professione di avvocato è stato in estate nominato al vertice del gruppo San Donato, una holding che in Italia è la numero uno per quanto riguarda la Sanità privata.

Una nomina che il gruppo ha spiegato con la necessità di “far entrare nella governance aziendale figure altamente qualificate per le sfide future”. Angelino Alfano dal punto di vista professionale è riuscito a trovare abbastanza subito un incarico di evidente rilevanza, ma per incassare il vitalizio dovrà comunque aspettare una decina di anni.

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