Aifi: 2018 da record per il Private Equity, sfiorati i 10 mld

Francesca Caiazzo

11 Marzo 2019 - 14:23

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Secondo i dati Aifi-PwC, il 2018 ha segnato un record per il Private Equity, con un capitale investito di quasi 10 miliardi di euro. Si tratta del risultato più alto mai registrato sul mercato italiano.

Aifi: 2018 da record per il Private Equity, sfiorati i 10 mld

Con quasi 10 miliardi di euro investiti, il 2018 è stato un anno da record per il Private Equity. Secondo i dati resi noti dall’Aifi, l’Associazione italiana del Private equity, Venture capital e Private debt, si tratta del risultato più alto mai registrato sul mercato italiano.

I dati dello studio condotto insieme a PwC-Deals sono stati presentati durante il convegno annuale della stessa Associazione svoltosi oggi a Milano.

2018 da record per il Private Equity

Per l’esattezza, il capitale investito attraverso il Private Equity nel 2018 ammonta a 9,8 miliardi, una cifra straordinaria mai rilevata prima i Italia.

In particolare, le operazioni eseguite durante lo scorso anno sono state 359 con un incremento del 15% anno su anno, con una raccolta sul mercato Private equity e Venture capital di 3,415 miliardi, in calo rispetto ai i 6,23 miliardi del 2017, a causa principalmente di alcuni closing di significativa importanza da parte di alcuni soggetti istituzionali.

Decisamente migliorata, invece, la raccolta indipendente di soggetti privati, che si è portata a 2,74 miliardi contro i 920 milioni del 2017.

Per quanto riguarda invece la tipologia di operatori, il 24% è rappresentato da fondi pensione e casse previdenziali, il 15% da individuali e family office e il 14% da banche.

In aumento anche le operazioni M&A

Secondo i dati Aifi – PwC, oltre la metà delle risorse, il 54%, è stato investito in operazioni buyout, mentre poco meno di un terzo, il 31%, è stato diretto in infrastrutture.

Ma l’anno record per il Private Equity ha fatto registrare anche un certo dinamismo sul fronte dell’M&A: tra fusioni e acquisizioni, nel 2018, si sono realizzate circa mille operazioni. In particolare, la metà dei deal è stata realizzata tra realtà italiane, il 30% da altri Paesi sull’Italia con una prevalenza di Usa, Francia e Cina, e il restante 20% dall’Italia verso l’estero.

Da evidenziare, come sottolinea Francesco Giordano, partner di PwC, che tra il gennaio e il 31 dicembre 2018 sono state finalizzate alcune operazioni piuttosto importanti, come dimostrano i mega deal effettuati tra grandi operatori internazionali soprattutto nel settore delle infrastrutture.

“Pur escludendo questi large e mega deal il mercato registra una crescita del 16% a/a passando da 3.340 milioni a 3.863 milioni di euro”

ha osservato.

Dal canto suo, Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Aifi, ha rilevato che

“gli operatori del settore sono stati capaci di trasformarsi da attori puramente finanziari a soggetti con una visione industriale”.

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