Agenzie di rating: sono ancora affidabili? Intanto S&P promuove la Grecia

Valentina Pennacchio

19 Dicembre 2012 - 11:21

Agenzie di rating: sono ancora affidabili? Intanto S&P promuove la Grecia

L’agenzia di stampa finanziaria Bloomberg ha curato un servizio in cui, da una parte, ha raccolto i giudizi delle agenzie di rating Moody’s e Standard&Poor’s e, dall’altra, ha analizzato l’andamento del mercato sottoposto a giudizio. Da ciò è emerso che nel 53% dei casi esaminati (ben 32) hanno commesso degli errori: promozioni, tagli del rating, declassamenti non sono stati riflesso di quello che è accaduto davvero sul mercato. Le agenzie di rating sono ancora affidabili? Intanto S&P promuove la Grecia a B-.

L’analisi di Bloomberg

“Seguire le decisioni degli arbitri del rischio di credito è meno affidabile che fare a testa o croce” ha reso noto l’agenzia, che spiega come le agenzie di rating (di cui segue i report dal 1974) abbiano sbagliato una valutazione su due.

In particolare, il giudizio sui titoli di debito sovrano si sono mossi nella direzione inversa di quanto stabilito da Moody’s e Standard&Poor’s. La prima è stata ignorata nel 56% dei casi, mentre la seconda nel 50%.

La credibilità delle agenzie di rating

Dall’analisi condotta da Bloomberg emerge come le agenzie di rating abbiano perso la loro credibilità e il potere di influenzare le dinamiche del mercato. Non sono più i mostri sacri della finanza, ma sono oggetto di giudizio e di indagini su presunte speculazioni e manipolazioni di mercato, quando, invece, dovrebbero agire in maniera autonoma e trasparente. Qual è il problema?

Il fatto che Moody’s, Standard&Poor’s e Fitch (le principali agenzie di rating a livello mondiale) siano società private, a cui è delegato il compito di prendere decisioni che hanno un impatto significativo sul mercato, fa emergere un lecito dubbio: chi le controlla? Inoltre le loro scelte possono avere effetti fuorvianti e provocare:

  • un allontanamento degli investimenti dallo Stato oggetto di giudizio;
  • un aumento del finanziamento del debito pubblico;
  • una destabilizzazione dell’immagine e dell’affidamento creditizio di un Paese sul mercato.

Un rapporto del Senato americano dell’aprile 2011 ha spiegato come le valutazioni delle agenzie di rating abbiamo avuto un "ruolo fondamentale nella crisi finanziaria”.

S&P promuove la Grecia

Intanto S&P assegna un B- alla Grecia, dopo averla declassata a “selective default” (SD) circa dieci giorni fa. La decisione è dovuta al successo del buyback. In una nota Standard’s&Poor’s ha spiegato che l’apertura verso la Grecia “riflette la determinazione mostrata dall’Europa a mantenere Atene nel perimetro dell’UE”.

Il giudizio delle agenzie di rating

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