Giornata segnata dall’appuntamento con la Bank of England nel Regno Unito. Il consensus è posizionato su un rialzo dei tassi d’interesse di 25 punti base, dall’attuale 0,50 allo 0,75%. Pochi spunti in Eurozona e Usa
Il driver macroeconomico principale per la giornata odierna è rappresentato dalla riunione di politica monetaria della Bank of England. La decisione in materia di tassi verrà comunicata dall’istituto alle ore 13:00 italiane. Le attese del mercato sono per un rialzo del costo del denaro di 25 punti base, dall’attuale 0,50% allo 0,75%.
Fonte: Bloomberg
Come si può osservare dall’immagine in pagina, al momento l’ago della bilancia è favorevole ai “falchi” all’interno del board della Bank of England, che avrebbero la maggioranza grazie all’apporto dei due membri esterni, Ian McCafferty e Michael Saunders.
Molto atteso anche il report sull’inflazione curato dall’istituto. Infatti le aspettative relative al rialzo nutrite dal mercato si basano sul rafforzamento della crescita economica nel secondo trimestre dell’anno e sulla solidità del mercato del lavoro, ma non trovano invece sponda sui dati relativi all’inflazione, che a giugno è stata ancora inferiori rispetto alle previsioni.
In questo quadro può essere utile, al fine di anticipare il contenuto del report BoE sull’inflazione, monitorare il dato PMI di luglio relativo al settore delle costruzioni rilasciato da IHS Markit.
Eurozona: giornata poco interessante, PPI di giugno unico spunto rilevante
Per quanto riguarda l’Eurozona l’unico dato di rilievo verrà pubblicato alle ore 11:00 e riguarda l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) di giugno. È previsto un balzo dell’indicatore al 3,5% su base annuale, massimi da oltre un anno. Mensilmente invece dovremmo vedere una flessione del PPI allo 0,3% dopo il balzo dello scorso mese che aveva portato i prezzi applicati dai produttori sui massimi dal 2017.
Usa: all’indomani della Fed pochi spunti di rilievo
Negli Stati Uniti dalle ore 14:30 si attendono i dati sulle nuove richieste di disoccupazione relative alla scorsa settimana (al 28 luglio) rilasciate dal dipartimento del lavoro statunitense. Gli analisti interpellati da Bloomberg stimano un rialzo a 220 mila unità, contro le 217 mila unità della precedente rilevazione.
Alle ore 16:00 si attendono i report relativi agli ordini di fabbrica e ai beni durevoli, rilasciati entrambi dall’U.S. Census Bureau. Il dato sugli ordini di fabbrica di giugno è atteso in crescita allo 0,7%, percentuale che si confronta con lo 0,4% della precedente rilevazione.
Sul fronte trimestrali si segnalano le pubblicazioni di Tenaris, Barclays e BMW.
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