Alcune partecipazioni pubbliche di Piazza Affari si sono rivelate più redditizie di certi fondi privati. Ma dietro non c’è speculazione, c’è strategia.
Alcune azioni di Piazza Affari hanno una caratteristica che altre non hanno. E quando ci concentriamo troppo su analisi tecnica e multipli, spesso dimentichiamo un fattore che, seppur invisibile nei grafici, muove i prezzi con una forza sotterranea: l’effetto “networking”. In gergo finanziario anglosassone si parla di “follow the leader”, seguire i grandi investitori, capire dove si muove il capitale istituzionale e tentare di anticiparne le conseguenze.
Ma cosa accade se il “leader” in questione non è un hedge fund, né un miliardario, ma...lo Stato italiano? Ebbene sì. E i numeri, sorprendentemente, dicono che alcune di queste partecipazioni hanno performato meglio del mercato.
Lo Stato come “investitore inconsapevole”
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