6 gennaio in busta paga, come l’Epifania incide sullo stipendio

Simone Micocci - Luna Luciano

6 Gennaio 2023 - 07:11

condividi

L’Epifania, 6 gennaio 2023, è un giorno festivo per i lavoratori e come tale ha delle conseguenze sulla busta paga. Ecco come incide sullo stipendio.

6 gennaio in busta paga, come l’Epifania incide sullo stipendio

Con il giorno dell’Epifania si concludono ufficialmente le vacanze del periodo natalizio, e se numerosi lavoratori e lavoratrici non hanno potuto godere a pieno del primo giorno festivo dell’anno, dato che il 1° gennaio 2023 cadeva di domenica, non senza però un bonus, il giorno della Befana risulta essere - a conti fatti - il primo festivo dell’anno.

Infatti, il 6 gennaio 2023, cadendo di venerdì, è una festività goduta a tutti gli effetti, con la possibilità inoltre di poter prendere un giorno di permesso o ferie per organizzare il primo ponte del nuovo anno.

Diverso il discorso per coloro che invece, pur trattandosi di un giorno festivo, lavoreranno anche il giorno dell’Epifania. Questi, infatti, avranno diritto a tutte le tutele solitamente riconosciute nei giorni festivi.

In tal caso è bene conoscere quanto tale festività influisca sullo stipendio sia che il lavoratore goda del giorno festivo, sia che questo lavori. Ecco come incide in busta paga.

6 gennaio in busta paga: cosa accade se la festività è goduta

Non vi è alcun dubbio sul fatto che il giorno dell’Epifania, 6 gennaio - giorno particolarmente amato dai più piccoli e non solo grazie alla tradizione della Befana - sia un giorno festivo a tutti gli effetti.

Di conseguenza si applicano tutte le tutele previste nei giorni festivi, sia quando questo la festività sia goduta o meno dai lavoratori. E come anticipato, quest’anno - 6 gennaio 2023 - il giorno dell’Epifania cade di venerdì, motivo per cui per la maggior parte dei lavoratori si tratterà di una festività goduta.

Ciò vuol dire che il lavoratore (o lavoratrice) potrà astenersi dal prestare attività lavorativa senza alcuna conseguenza in busta paga. Infatti, come vuole la legge, la giornata sarà considerata come se fosse stata lavorata.

6 gennaio in busta paga: cosa accade a chi lavora?

Anche se il 6 gennaio è un giorno festivo, vi è comunque la possibilità di prestare attività lavorativa. La normativa prevede che ciò sia possibile previo accordo tra il datore di lavoro e il dipendente, senza tra l’altro abusare di questa possibilità.

Per chi decida di lavorare anche nel giorno festivo ha il diritto a una maggiorazione in busta paga. In tal caso, la giornata di lavoro oltre a essere pagata con la normale retribuzione bisogna aggiungere anche la maggiorazione per lavoro festivo, variabile anche questa a seconda del CCNL di riferimento.

Guardando al CCNL Commercio, il 6 gennaio pur essendo festivo è vedrà molte persone al lavoro per via dell’inizio dei saldi invernali e per tale motivo è prevista una maggiorazione pari al 30% della normale retribuzione.

Per coloro che invece lavorano nei ristoranti la maggiorazione sarà invece più bassa: il CCNL Ristorazione, infatti, prevede un incremento nel giorno festivo pari al 20% della normale retribuzione.

6 gennaio in busta paga: cosa accade quando la festività non è goduta

Può capitare, però, che il lavoratore abbia proprio come giorno libero il venerdì - o altro giorno della settimana in cui potrebbe cadere in futuro tale festività - e quanto tale rimarrebbe comunque a casa il 6 gennaio. In queste situazioni è naturale domandarsi come incida sullo stipendio. Trattandosi in questo caso di un giorno feriale a zero ore lavorative, la festività non goduta non dà diritto a una maggiorazione in busta paga, come invece succede quando questa cade di domenica.

Il lavoratore ha comunque diritto a un riposo compensativo di cui godere in un secondo momento, ad esempio per la giornata del 9 gennaio così da chiudere la settimana con un ponte lungo. Ricordiamo che, essendo il 1° gennaio una domenica, anche per il Capodanno in molti casi è stato riconosciuto un riposo compensativo per la festività non goduta.

È bene però fare sempre riferimento a ciò che viene stabilito dal CCNL della propria categoria. Ci sono dei contratti nazionali, infatti, dove vi è un trattamento di maggior favore per la festività non goduta, nei quali in ogni caso spetta una maggiorazione in busta paga in quanto la giornata viene considerata come se fosse stata lavorata anche nel caso del feriale a zero ore lavorative.

Iscriviti a Money.it