5G dannoso per la salute? La risposta degli scienziati e la correlazione con il Coronavirus

Carmine Orlando

26/05/2020

25/06/2020 - 10:57

condividi

Da molto tempo si discute sulla possibilità che le reti 5G possano nuocere alla salute dell’uomo. Con lo scoppio della pandemia da Coronavirus, in molti hanno teorizzato su una loro correlazione. Ecco il parere degli scienziati.

5G dannoso per la salute? La risposta degli scienziati e la correlazione con il Coronavirus

La fondazione Stop5GNL si è costituita in Olanda per fermare il lancio del 5G, ritenendo illegale l’azione dello Stato. Secondo il gruppo, lo Stato non ha preso in considerazione le pericolose conseguenze sulla salute dei cittadini, esposti a campi elettromagnetici 5G. Per questo motivo, gli ha intentato causa e oggi la Corte dell’Aja si è espressa nel merito.

La Corte dell’Aja respinge il ricorso della fondazione Stop5GNL

Il tentativo del gruppo Stop5GNL di bloccare l’installazione delle antenne 5G in Olanda è fallito. La fondazione aveva presentato ricorso presso la Corte distrettuale dell’Aja. La sentenza ha spiegato che uno Stato nella sua azione, deve trovare un equilibrio tra i rischi e i benefici che essa comporta e che non è tenuto a garantire che qualsiasi rischio sia prevenibile. Pertanto, i Paesi Bassi potranno continuare nell’azione di collocamento di antenne 5G nel territorio.

Il giudice ha ritenuto che non sussistono validi motivi per obbligare lo stato olandese ad interrompere l’opera suddetta di implementazione, avvalendosi del parere degli scienziati sull’eventuale danno per la salute del 5G. Il gruppo Stop5GNL dovrà, inoltre, pagare le spese legali.

Per gli scienziati, Il 5G non è dannoso per la salute

L’ICNIRP è l’acronimo di un organismo internazionale indipendente (in italiano Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti) riconosciuto dall’OMS. Esso è composto da 14 scienziati e commissioni permanenti che si occupano della ricerca nel campo dei possibili danni alla salute umana arrecati dall’esposizione a radiazioni non ionizzanti.

Il presidente dell’ICNIRP Dr Erin van Rongen ha dichiarato che “le nuove linee guida sono state sviluppate dopo un’attenta revisione di tutta la letteratura scientifica pertinente, seminari scientifici e un ampio processo di consultazione pubblica”. In poche parole, il livello delle radiazioni prodotte dal 5G, sono ampiamente al di sotto della soglia massima stabilita dalla legge. Questo è il risultato di uno studio durato 7 anni.

5G e Coronavirus, esiste una correlazione?

Quando è scoppiata la pandemia da Covid-19, ben presto sono state avanzate delle teorie, secondo le quali sarebbe esistita una correlazione tra le reti 5G e il Coronavirus. È anche successo nel mese di Aprile, che in Gran Bretagna alcuni gruppi di persone hanno incendiato le antenne 5G, credendo in tale teoria.

In realtà, è stato appurato che si tratta di una bufala, in quanto il Covid-19 non si serve del 5G per contagiare o trarre forza da esso. Nessuna correlazione tra 5G e Coronavirus, poiché non ci sono evidenze scientifiche a supporto. Tutti i principali organismi della sanità mondiale lo sostengono, compreso l’Istituto Superiore della Sanità.

Argomenti

# 5G

Iscriviti a Money.it