5 tratti comuni nelle persone che navigano sui social senza commentare né pubblicare post

Andrea Fabbri

19 Agosto 2025 - 17:00

La psicologia afferma che le persone che navigano sempre sui social media ma non commentano o pubblicano hanno 5 tratti comuni. Vediamo quali sono

5 tratti comuni nelle persone che navigano sui social senza commentare né pubblicare post

L’arrivo dei social media ha profondamente cambiato le nostre vite e ha avuto un impatto incredibile sul modo in cui ci confrontiamo con gli altri.

Molte persone pubblicano aggiornamenti più volte al giorno, condividono foto e video e commentano i post degli altri. Altrettante preferiscono rimanere dietro le quinte, senza commentare o condividere, ed evitano di lasciare tracce di sé: i famosi “lurker”.

La psicologia ha recentemente analizzato questo comportamento e ha scoperto 5 tratti psicologici comuni nelle persone che hanno un coinvolgimento passivo nel mondo dei social. Vediamo quali sono.

5 - Automonitoraggio

Molte persone che seguono i post sui social senza intervenire sono dotate di quello che la psicologia definisce auto-monitoraggio. Ovvero l’elevata capacità di adattare il proprio comportamento in base al contesto e agli stimoli sociali.

Chi ha questa dote è molto attento a quello che dice o posta e quindi vuole sempre evitare di pubblicare qualcosa d’impulso con il rischio di essere frainteso. Molto meglio il silenzio che una traccia digitale di cui eventualmente pentirsi.

4- Preferenza per l’osservazione rispetto alla performance

Il mondo dei social è altamente rappresentativo e ogni foto, commento o video postato è un atto di “autopresentazione”. Ma non tutti amano o desiderano essere visti.

Molte persone, al contrario, si sentono più a loro agio nel ruolo di osservatori. Di solito sono gli individui più introversi e traggono energia nell’osservare e nel riflettere, invece che nello stare al centro dell’attenzione.

Per loro è importante conoscere gli altri e assorbire informazioni ma non è un’esigenza quella di dover contribuire con il proprio parere.

3 - Un approccio cauto alla vulnerabilità

Una caratteristica comune a molti lurker è la consapevolezza della vulnerabilità. Chi posta sui social condivide sé stesso e si espone ai giudizi degli altri. Un rischio che le persone con alti meccanismi di auto-protezione emotiva preferiscono evitare.

Il loro silenzio è spesso un meccanismo di difesa per proteggersi dal rifiuto, dall’imbarazzo o dall’incomprensione. Questo non significa che non hanno opinioni. Semplicemente preferiscono condividerle in cerchie di persone più piccole e ritenute “sicure”.

2 - Una mentalità riflessiva e analitica

Tra i lettori silenziosi ci sono anche le persone tendenzialmente più riflessive. Persone che hanno capito che le “piazze” dei social non si prestano moltissimo alla profondità dei ragionamenti e all’approfondimento che tanto apprezzano.

Di solito le persone riflessive prima di pubblicare o commentare vogliono analizzare bene i contenuti, valutare le varie prospettive di un tema e poi trarre le proprie conclusioni.

Individui estremamente curiosi e interessati ma che hanno ben compreso quanto sia inutile aggiungere semplice “rumore” a una discussione.

1 - Indipendenza dalla convalida sociale

Il quinto tratto comune a chi evita di lasciare tracce sui social è l’indipendenza dal bisogno di ricompense esterne come possono essere i commenti positivi, i “mi piace” e le condivisioni.

Gli psicologi collegano questa dote all’abilità nell’auto controllo e alla consapevolezza che senso di valore e felicità derivino da dentro, piuttosto che dall’approvazione esterna. A maggior ragione se questa approvazione è quella si può ricevere in un post su un social network.

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