4 cose che (forse) non sai sul Bitcoin

Redazione

02/03/2019

02/03/2019 - 22:44

condividi

Bitcoin: ecco 4 cose che (forse) non sai sulla criptovaluta più famosa al mondo.

4 cose che (forse) non sai sul Bitcoin

Tra i recenti massimi storici e la notizia del rifiuto da parte della SEC di accettare la creazione di un ETF ad hoc, i bitcoin sono sulla bocca di tutti.
Chi ne parla con cognizione di causa, chi un po’ meno. Se pensi di essere abbastanza esperto di bitcoin, sei proprio sicuro di conoscerne ogni aspetto?

Ecco quindi 4 cose che non sai sui bitcoin che renderanno più chiari nascita, storia, scopo e curiosità sulla criptovaluta.

Bitcoin: 4 cose da sapere sulla valuta virtuale

Cosa sono i bitcoin e in che modo possono essere utilizzati? Ecco alcune delle cose che forse non sai sulla valuta virtuale in 5 punti.

1) Una realtà tutta virtuale
Il bitcoin è la valuta virtuale più popolare del momento, che sfrutta la crittografia per garantirne la sicurezza e la validità. I bitcoin possono essere utilizzati come una vera e propria moneta e possono essere scambiati con qualsiasi altra valuta fisica, come il dollaro o l’euro. Oltre ad essere i più popolari, i bitcoin si trovano al primo posto nella classifica mondiale delle valute virtuali in termini di valore di mercato.

2) Il mistero del suo creatore
L’invenzione della criptomoneta è avvenuta nel 2009 ad opera di un programmatore anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, la cui vera identità è tuttora ignota. In molti ipotizzano persino che non si tratti di un singolo individuo, ma piuttosto di un gruppo di programmatori. Introdotto per la prima volta nell’ottobre del 2008, il sistema di pagamento dei bitcoin ha fatto il suo debutto ufficiale come un software open-source l’anno successivo.

3) Il bitcoin è una valuta libera
I bitcoin sono molto diversi dalle valute fisiche e tradizionali. Infatti, la criptomoneta a differenza del denaro «reale», non è gestita da alcun ente centrale ed è quindi indipendente da qualsiasi autorità, governativa o meno. Questo vuol dire che, al contrario delle valute a corso legale, nessuno può controllarne il valore, la svalutazione o bloccarne i trasferimenti.

I bitcoin fanno parte di un sistema decentralizzato e creato attraverso i nodi di una rete P2P (peer to peer), attraverso l’utilizzo di un algoritmo per la generazione di bitcoin. In questo modo, qualora degli utenti malintenzionati tentassero di generare dei bitcoin non autentici, le false monete sarebbero immediatamente individuate e rifiutate dalla rete. La rete Bitcoin consente di trasferire la moneta tramite internet in modo del tutto anonimo, a chiunque sia in possesso di un indirizzo bitcoin. Ciascun utente può gestire facilmente il suo «portafoglio» (wallet) virtuale salvando i dati relativi al proprio conto su uno o più personal computer.

4) Sì, puoi comprare cose con il bitcoin!
I bitcoin possono essere utilizzati per acquistare dei beni reali, come libri, video-games o regali di ogni tipo. Infatti, sono sempre più numerosi i rivenditori che accettano la moneta digitale come metodo di pagamento. Negli Stati Uniti, ad esempio, con i bitcoin si possono anche pagare alberghi, corsi o prestazioni mediche. La moneta virtuale può essere persino donata in beneficenza.

Argomenti

# ETF

1 commento

Gentile utente,
per poter partecipare alla discussione devi essere abbonato a Money.it.

foto profilo

Informatico

Marzo 2019

Di questi 4 punti è vero solo il secondo: non si sa chi è Nakamoto.

Il Bitcoin purtroppo non è sicuro, ne una moneta ne una valuta. E neanche anonimo.

Le transazioni sono legate ad un pseudonimo. Durante l’acquisto o la vendita dei Bitcoin, l’identità del compratore o venditore viene rilevata, ed è possibile associare al pseudonimo una persona reale. Le transazioni inoltre vengono memorizzate nella Blockchain in eterno (visibili a tutti), quindi una volta scoperta la proprietà di un wallet, si possono risalire a tutte le sue operazioni.

Nessun negozio accetta Bitcoin o espone i prezzi dei prodotti in Bitcoin, ma bisogna sempre convertire prima la criptovaluta in Euro o Dollari e poi pagare a tutti gli effetti con Euro/Dollari.
Quei pochi negozi, che affermeno che si possa pagare in Bitcoin per la maggioranza non li accettano più o non li hanno mai accettati, ma l’hanno solo annunciato per motivi di marketing (basta vedere le liste dei negozi e contattarli per avere un riscontro in merito).

Data la grande fluttuazione e l’instabiliotà del valore dei Bitcoin (e delle altre criptovalute), non può essere definita una valuta. Il valore del Bitcoin è legato unicamente all’interesse negli stessi e sale o scende in parallelo al numero dei partecipanti in questo sistema (che io definirei piramidale o MLM - o Ponzi scheme per gli inglesi). Al massimo il Bitcoin può essere considerato un penny stock - un oggetto di scambio ad alto rischio!

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.