Tre settori “difensivi” che resistono (quasi) sempre ai crolli, ma solo quando la crisi gioca a loro favore.
Sapete cosa accade quando le borse europee o l’S&P 500 iniziano a scricchiolare? Succede che cresce la paura, ma anche il bisogno di trovare comparti capaci di resistere. Non per uscire del tutto dal mercato azionario, ma per restarci con più buon senso, scegliendo aree difensive. Bene, il punto cruciale è che la vera “difensività” non è un concetto assoluto: dipende dal motivo del crollo. Se la crisi è legata ai tassi, un settore può proteggerti. Se invece è di natura finanziaria, un altro può affondare insieme al resto.
Ecco tre comparti considerati tipicamente difensivi, energia, finanza e beni di consumo di base, e tre ETF che li rappresentano. Ma, come vedremo, nessuno è immune: ognuno lo è solo nel “proprio” tipo di crisi.
Energetico: quando il petrolio diventa scudo
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