Yemen, l’Italia non dovrebbe partecipare all’operazione nel Mar Rosso. Il risultato del sondaggio

Alessandro Cipolla

22 Febbraio 2024 - 14:28

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I risultati del sondaggio di Money.it: per il 58% dei rispondenti l’Italia non dovrebbe partecipare all’operazione militare nel Mar Rosso.

Yemen, l’Italia non dovrebbe partecipare all’operazione nel Mar Rosso. Il risultato del sondaggio

Yemen, l’Italia non dovrebbe partecipare all’operazione militare nel Mar Rosso. Questo è il responso del sondaggio lanciato da Money.it proprio nei giorni in cui il Consiglio Affari Esteri Ue ha approvato la missione navale Aspides, nata con lo scopo di difendere le navi commerciali dagli attacchi dei ribelli Houthi.

L'Italia e la missione nel Mar Rosso L’Italia e la missione nel Mar Rosso Risultati sondaggio Money.it

Come si può vedere dai risultati del sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo stato realizzato a campione, il 58% dei rispondenti si è detto contrario alla partecipazione dell’Italia alla missione militare nel Mar Rosso.

Con ogni probabilità i timori maggiori sono legati al rischio di un coinvolgimento dell’Italia in una guerra contro gli Houthi, i miliziani che controllano buona parte dello Yemen - compresa la capitale Sana’a - e che sono degli alleati di ferro di Iran, Hezbollah e Hamas.

Sono stato promotore di una iniziativa politico-militare per garantire il traffico marittimo a Suez e nel Mar Rosso sotto attacco dagli Houti - ha dichiarato nelle scorse ore il ministro degli esteri Antonio Tajani al forum Ansa -. Una missione militare che non è offensiva”. Rassicurazioni queste che non sembrerebbero convincere i lettori.

Mar Rosso: per il sondaggio è sbagliata la missione dell’Italia

Con il via libera da parte del Consiglio Affari Esteri Ue può avere inizio adesso la missione militare navale Aspides voluta dall’Unione europea: oltre all’Italia ne prenderanno parte anche Germania, Francia, Portogallo, Danimarca, Grecia e Paesi Bassi.

Lo scopo della missione è quello di “garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso” come spiegato da Ursula von der Leyen, scortando e se necessario difendendo le navi commerciali in transito verso il canale di Suez senza che siano previsti attacchi a terra alle postazioni Houthi.

L’Italia del resto è uno dei Paesi più a rischio dal punto di vista economico in caso di un progressivo abbandono da parte delle compagnie di navigazione del canale di Suez, con molte navi che di recente sono tornate a circumnavigare l’Africa con relativo aumento dei costi e dei tempi di consegna.

Gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso sono dei veri e propri attacchi di natura militare e minacciano la nostra stabilità economica - ha spiegato il nostro ministro della Difesa Guido Crosetto -. Useremo almeno una nave militare e aerei di ricognizione, ma servono più risorse”.

Di recente gli Houthi hanno colpito una nave commerciale inglese, il Rubymar, con l’equipaggio che ha abbandonato il cargo che ora starebbe colando a picco nel Mar Rosso. Le incursioni militari di Usa e Regno Unito così non sembrerebbero aver fermato le azioni dei ribelli yemeniti.

Il rischio di un’escalation in Medio Oriente di conseguenza resta alto, con i lettori che stando al sondaggio avrebbero bocciato la partecipazione dell’Italia alla missione Aspides nel Mar Rosso che prenderà ufficialmente il via nelle prossime settimane.

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