Riflettori sulla posizione di Berkshire Hathaway in Sirius XM. Una mossa strana quanto intrigante. Ma sarà un flop, come con Kraft Heinz, o una stella nascente?
L’Oracolo di Omaha colpisce ancora. Con la sua Berkshire Hathaway, Warren Buffett sembra aver trovato un nuovo amore a Wall Street: Sirius XM Holdings Inc. (ticker: SIRI).
Primo pensiero comune: “Se lo dice Buffett, allora dev’essere un’occasione d’oro”. In fondo, la storia è piena di suoi colpi magistrali, da American Express a Coca-Cola. Ma non tutte le operazioni del leggendario investitore sono state un successo: la tanto discussa Kraft Heinz, per esempio, è diventata il simbolo di un investimento mal riuscito persino per la holding finanziaria più famosa al mondo. Quindi, la domanda è inevitabile: cosa ha di diverso questo ticker? Cosa vede Buffett che altri non vedono?
Una mossa da oltre 100 milioni
Secondo i più recenti filing alla SEC, Berkshire Hathaway ha aumentato la sua posizione in Sirius XM portando il valore complessivo dell’investimento a circa 2,6 miliardi. Questo equivale a detenere il 37% delle azioni in circolazione della società.
Un impegno di questa portata non è mai casuale. Eppure, dal punto di vista del mercato, SIRI non è certo un gioiello scintillante: la performance negli ultimi cinque anni è stata drammaticamente negativa, con un -60% che scoraggerebbe chiunque si affidi alle logiche del momentum investing.

Ma Buffett non è “chiunque”. Da value investor puro, guarda ben oltre i grafici e i trend di breve periodo. Il suo obiettivo è scovare valore intrinseco nascosto e, soprattutto, quei moat, i fossati difensivi, che proteggono un business dalla concorrenza.
Il monopolio nascosto di Sirius XM
E qui arriva il primo elemento distintivo: Sirius XM è l’unico operatore negli Stati Uniti con licenza FCC per trasmettere radio satellitare.
Tradotto: possiede un monopolio legale in un settore di nicchia, ma ancora rilevante. In un’epoca in cui lo streaming domina e la radio tradizionale fatica, Sirius XM mantiene una base di utenti fedele, grazie a contenuti esclusivi e un modello di abbonamento stabile.
Gli obiettivi
Gli obiettivi dichiarati da management e analisti interni sarebbero ambiziosi:
- +10 milioni di abbonati, portando la base totale a 50 milioni
- +50% di free cash flow, fino a 1,8 miliardi di dollari annui
Risultati che oggi sembrano lontani, considerando la stagnazione recente e la pressione competitiva di podcast e piattaforme streaming. Ma in un’ottica di lungo periodo, le condizioni di partenza (prezzi bassi e monopolio legale) possono rendere la scommessa interessante per un investitore paziente.
Un passaggio di testimone imminente
C’è però un dettaglio da non sottovalutare: questa posizione su SIRI potrebbe essere sviluppata sotto una nuova guida. Buffett ha già annunciato il suo ritiro dal ruolo di CEO nel 2025 e, secondo i rumors più accreditati, il successore sarà Ted Weschler, uno dei suoi principali gestori interni.
Se così fosse, SIRI potrebbe diventare uno dei primi test pubblici della nuova era Berkshire, con Weschler alla guida di decisioni strategiche su larga scala. Un segnale interessante per capire se la filosofia di Buffett continuerà inalterata o se la holding imboccherà nuove strade operative.
Prima di saltare sul carro di Buffett…
L’investimento di Berkshire Hathaway in SIRI non deve essere letto come un “semaforo verde”. La storia insegna che persino le mosse di Buffett possono avere sviluppi incerti.
Se SIRI diventerà un nuovo caso di successo alla Coca-Cola o un inciampo alla Kraft Heinz, solo il tempo potrà dirlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA