Il leggendario investitore ha spiegato perché, a 94 anni, ha scelto di lasciare la guida di Berkshire Hathaway, indicando Greg Abel come successore.
Warren Buffet è uno degli investitori più influenti della storia e recentemente ha sorpreso il mondo finanziario annunciando la sua intenzione di dimettersi dal ruolo di CEO di Berkshire Hathaway. Il celebre “Oracolo di Omaha”, in un’intervista esclusiva al Wall Street Journal, ha fornito una spiegazione diretta e personale sulle ragioni che lo hanno portato a questa decisione, smentendo speculazioni su motivazioni straordinarie o pressioni esterne.
“Non c’è stato un momento magico”, ha dichiarato il miliardario novantaquattrenne, precisando che la scelta è maturata in modo graduale ed è legata principalmente ai cambiamenti fisiologici dell’età avanzata e alla consapevolezza dell’irreversibilità di certi segnali fisici e mentali che si sono manifestati negli ultimi anni.
Buffett ha indicato Greg Abel, attuale CEO di Berkshire Hathaway Energy e vicepresidente responsabile delle attività non assicurative del gruppo, come suo successore designato. Abel prenderà ufficialmente le redini della holding all’inizio del 2026, ma Buffett continuerà a ricoprire il ruolo di presidente, assicurando così una transizione pianificata e rassicurante per investitori e collaboratori.
L’addio di Buffett: “Quando inizi a sentirti vecchio, è irreversibile”
Nell’intervista al WSJ, Buffett ha parlato apertamente dei cambiamenti che lo hanno portato a riflettere sul proprio futuro professionale. “Non ho iniziato a sentirmi vecchio fino ai novant’anni”, ha confidato. Ma una volta percepiti i primi segnali, la sensazione di invecchiamento è diventata “irreversibile”, ha ammesso.
Tra i sintomi che hanno inciso sulla sua decisione, Buffett ha menzionato la perdita di equilibrio, la difficoltà nel ricordare i nomi e una maggiore fatica nella lettura del giornale. Tutti segnali che, pur non compromettendo la sua lucidità, hanno rappresentato un campanello d’allarme sulla necessità di lasciare spazio a una nuova guida.
Buffett ha sottolineato che la decisione non è stata dettata da problemi di salute gravi né da pressioni esterne, ma da una valutazione lucida e responsabile del proprio stato fisico. “La mia salute è buona, nel senso che mi sento bene ogni giorno”, ha precisato, aggiungendo di continuare a lavorare quotidianamente in ufficio, circondato da persone che stima e che lo stimano a loro volta. “Non ho intenzione di restare a casa a guardare soap opera, i miei interessi restano immutati”, ha scherzato, confermando che il suo coinvolgimento nel mondo degli affari e degli investimenti non verrà meno, anche se in una veste meno operativa.
Un passaggio di testimone pianificato e condiviso
La successione di Greg Abel non è dunque frutto dell’improvvisazione. Buffett lo aveva già indicato come suo erede naturale nel 2021, riconoscendone le doti di leadership e la profonda sintonia con la filosofia di lungo termine che ha sempre caratterizzato Berkshire Hathaway.
L’annuncio definitivo è arrivato durante il tradizionale meeting annuale degli azionisti a Omaha, un appuntamento noto come il “Woodstock dei Capitalisti”, dove il CEO ha ribadito la volontà di garantire stabilità e continuità alla società anche dopo il suo ritiro.
Buffett ha inoltre rassicurato gli azionisti sul fatto che non venderà le sue azioni e continuerà a offrire il proprio contributo come presidente e consigliere, specie in occasione di grandi acquisizioni.
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