Walmart: la strategia per vincere la guerra delle spedizioni con Amazon

Marco Ciotola

18/05/2019

18/05/2019 - 18:03

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Sembrerebbe una battaglia persa in partenza, eppure alcune mosse di Walmart potrebbero rivelarsi decisive e garantire il sorpasso. I dettagli

Walmart: la strategia per vincere la guerra delle spedizioni con Amazon

Entrare in una guerra di spedizioni con un colosso come Amazon è generalmente visto come un gioco al massacro. Ma Walmart è l’unica compagnia che potrebbe davvero essere in grado di vincere questa battaglia.

Entrambe le società hanno alzato la posta in gioco negli ultimi mesi, in un susseguirsi di offerte al ribasso e diminuzione dei tempi di consegna.
Ad oggi, per la maggior parte degli analisti la vittoria di Amazon appare scontata.

Intanto però nessuna delle due parti mostra segni di arretramento, e dalle reciproche frecciatine su Twitter sembra chiaro che è ormai diventata una lotta personale, di recente analizzata persino dalla psicologia del consumo.

Lo scorso 25 aprile la compagnia di Jeff Bezos ha preventivato una spesa di 800 milioni di dollari per le spedizioni Prime. Dalla sua, Walmart ha dichiarato di essere pronta a lanciare un servizio consegna in 24 ore in tre stati, che sarà in grado di offrire al 75% dell’utenza statunitense entro la fine di quest’anno.

Tutti gli osservatori di settore, sia quelli pro-Amazon che quelli pro-Walmart, concordano su una cosa: la multinazionale di Sam Walton non può vincere se il copione continuerà a prevedere l’impostazione dell’agenda definita da Bezos con Walmart che immediatamente si precipita a tenere il passo.

Eppure l’attuale situazione potrebbe cambiare, guidata da alcune mosse decisive.

Walmart, ecco la strategia per vincere la guerra delle spedizioni con Amazon

Sono diversi i motivi per cui potrebbe essere Amazon a doversi preoccupare più di Walmart in questa corsa al trono delle spedizioni.

A pensarla così è in primis Joan Verdon di Forbes, che sottolinea come Walmart - a differenza della compagnia di Bezos - abbia già a disposizione l’infrastruttura di cui ha bisogno, mentre per Amazon questo è un passaggio ancora in fase di costruzione.

La circostanza - argomenta Verdon - mette in luce un elemento da non sottovalutare: mentre Amazon continua a cercare spazi che gli consentano di gestire ed evadere gli ordini, il 90% degli americani vive già a meno di 10 miglia da un negozio Walmart.

Anche considerando quest’aspetto, però, resta molto difficile fornire certezze sull’esito di questa corsa a due. Il CEO di Walmart, Marc Lore, ha dichiarato che la compagnia lavora da due anni alla consegna in 24 ore. Amazon garantisce già consegne in un giorno, anche meno per quanto riguarda determinati prodotti e determinate aree.

Al momento la società di Sam Walton garantisce consegne di molti generi alimentari nella stessa giornata, e promette che almeno 1.600 negozi entro la fine dell’anno saranno in grado di soddisfare richieste a brevissimo termine.

L’utenza di Amazon sul fronte generi alimentari ordinati online è superiore a quella di Walmart, eppure c’è da dire che la percentuale di Walmart è aumentata in maniera drastica quest’anno, al 37,4% rispetto al 25,5% del 2018.

Fra tutti questi elementi, infine, spicca la questione abbonamento: Prime ha un costo mensile o annuale (maggiore negli USA rispetto all’Italia), mentre la compagnia di Walton - come d’altronde spesso rimarcato nelle frecciatine via Twitter - non ha canoni, solo il vincolo di una spesa maggiore di 35 dollari.

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