Attenzione a cosa si porta a bordo degli aerei: alcune compagnie aeree vietano di mangiare e bere durante il volo. Ecco quali compagnie
Non sempre si può mangiare a bordo degli aerei snack portati da casa.
Viaggiare in aereo è spesso sinonimo di lunghe attese e pasti fuori orario. Per questo, molte persone scelgono di portare con sé snack e bevande da consumare a bordo. Tuttavia, non tutte le compagnie aeree consentono questa abitudine. Le regole su cosa si può mangiare o bere durante il volo variano in base al vettore, e in alcuni casi i controlli sono molto rigidi.
Dobbiamo dimenticare e dire addio all’idea di aprire un thermos di caffè caldo o un panino con salumi, si rischia infatti di vederli sequestrare al gate o trovarsi impossibilitato a consumarli durante il viaggio.
Negli ultimi anni, molte compagnie hanno introdotto regole più severe, soprattutto per motivi di sicurezza e comfort a bordo. A questo si aggiungono nuove normative europee sull’importazione di alimenti nei Paesi UE, che possono rendere illegale portare anche un semplice snack fatto in casa.
Se si sta pianificando un viaggio, è fondamentale conoscere quali cibi e bevande sono vietati a bordo, così da evitare spiacevoli sorprese. Scopriamo insieme quali compagnie aeree vietano di portare a bordo vivande e non solo.
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Quali compagnie aeree hanno vietato di mangiare cibi a bordo?
Le politiche alimentari delle compagnie aeree variano notevolmente. Alcune consentono snack personali, altre impongono limiti rigidi soprattutto su bevande calde o alcoliche. Scopriamo insieme quali principali compagnie hanno stabilito restrizioni sull’alimentazione a bordo:
- TUI Airways permette ai passeggeri di portare il proprio cibo, purché si tratti di alimenti “a basso rischio”, come panini freddi e snack confezionati. Non è quindi consentito riscaldare il cibo a bordo, ad eccezione dei biberon per neonati. Inoltre è vietato consumare alcolici non acquistati sul volo.
- easyJet consente di portare a bordo snack personali e cibi freddi. Tuttavia, ci sono limitazioni per i liquidi (massimo 100 ml), niente zuppe o alimenti cremosi. Le bevande calde sono permesse solo se acquistate in aeroporto e chiuse con coperchio ermetico. Anche easyJet ricorda di controllare le normative doganali del Paese di destinazione.
- Ryanair adotta una politica “feel free”, che consente cibi e bevande analcoliche personali. Tuttavia, sono vietate bevande calde e alcolici portati da casa. L’unica eccezione è per prodotti acquistati a bordo o in aeroporto secondo le regole di sicurezza.
- Jet2 è tra le più restrittive e ha vietato espressamente il consumo di cibi e bevande caldi. Inoltre, può impedire l’accesso a bordo di alimenti con odori forti o potenzialmente sgradevoli per gli altri passeggeri. Anche in questo caso, a bordo è disponibile un servizio di ristorazione.
Queste regole non sono solo una questione di sicurezza, ma anche di comfort per l’equipaggio e per gli altri passeggeri. Alcuni alimenti possono emettere odori forti o rappresentare rischi per chi soffre di allergie. È quindi consigliabile verificare sempre le linee guida ufficiali prima del volo.
Anche l’Europa vieta alcuni alimenti sugli aerei: ecco quali
Oltre alle regole delle singole compagnie aeree, esistono normative doganali europee che vietano l’ingresso di determinati alimenti nei Paesi dell’Unione Europea. Queste regole sono spesso sconosciute ai viaggiatori, ma violarle può comportare sanzioni o la confisca del cibo al controllo doganale.
Dal 2021, in seguito all’uscita del Regno Unito dall’UE (Brexit), le restrizioni sono diventate ancora più stringenti per i voli tra Paesi non appartenenti all’Unione e l’Europa. In particolare, è vietato introdurre nell’UE anche se in piccole quantità e se inseriti in preparazioni come panini o insalate:
- carne e prodotti a base di carne;
- latte e latticini.
Ad esempio, un panino con prosciutto e formaggio preparato a casa o acquistato in aeroporto nel Regno Unito non può essere introdotto legalmente in un Paese dell’UE. Le autorità aeroportuali possono sequestrare il cibo all’arrivo, anche se non si tratta di grandi quantità. La misura è volta a prevenire la diffusione di malattie animali attraverso i prodotti alimentari.
Anche altri alimenti possono essere soggetti a restrizioni: alcuni tipi di frutta, verdura fresca, prodotti ittici o derivati di origine animale. Per i viaggiatori, ciò significa che anche il semplice gesto di conservare uno snack per dopo l’atterraggio può trasformarsi in un problema alla dogana.
Per evitare disguidi, è sempre consigliabile consultare il sito web delle dogane del Paese di destinazione. Inoltre, è buona norma dichiarare sempre eventuali prodotti alimentari trasportati, anche se confezionati o acquistati in aeroporto. Meglio prevenire che dover gettare tutto prima ancora di uscire dal terminal.
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