Vieni multato se resti poco tempo in questo Comune. È tutto vero

Ilena D’Errico

5 Ottobre 2025 - 19:40

Per strano che sia, è tutto vero: questo Comune ti multa se resti poco tempo parcheggiato. Ecco perché ha preso questa decisione insolita.

Vieni multato se resti poco tempo in questo Comune. È tutto vero

Per la maggior parte delle persone il tempo per cui si occupa un parcheggio è direttamente proporzionale al costo. La sosta nelle strisce blu deve essere pagata a seconda del tempo, mentre nelle aree dove è richiesto il disco orario il parcheggio è gratuito soltanto per un certo periodo, dopo si deve pagare o rimuovere il veicolo, pena una sanzione. Banalmente, meno tempo l’auto rimane nel parcheggio e più si abbassano le probabilità di essere multati, per quanto scorretto da un punto di vista legale. In ogni caso, l’associazione degli automobilisti è di solito questa, almeno finché non conoscono la curiosa decisione di Birsfelden.

Se resti poco tempo in questo Comune vieni multato, una situazione per certi versi paradossale che sta rimpolpando notevolmente le casse comunali. Il fine dell’iniziativa non è però quello economico, secondo le dichiarazioni dell’amministrazione, ma ridurre il traffico nell’area impiegata come mera via di transito. Un provvedimento così insolito che la notizia ha fatto scalpore, destando parecchi dubbi, ma è tutto vero. Se resti poco a Birsfelden paghi una multa.

Multato se resti poco tempo a Birsfelden

Birsfelden è un Comune svizzero di circa 10.000 abitanti che si trova proprio nei pressi del confine con la Germania. Si tratta di un piccolo centro, spesso utilizzato da viaggiatori e pendolari come via di transito per i propri spostamenti. Nulla di sbagliato, ma così il piccolo territorio subisce un elevato tasso di traffico e di inquinamento, problemi di mobilità e nei parcheggi stessi, per non parlare del rumore, senza trarne alcun beneficio.

Chi si ferma una manciata di minuti nel Comune, infatti, non ha alcun interesse a usarne i servizi, visitare il territorio o fare acquisti. Gli abitanti subiscono così grossi disagi, senza venir in qualche modo ricompensati dal massiccio via vai per le strade. Per questo motivo il Consiglio comunale ha imposto una multa da 100 franchi, circa 107 euro, per gli automobilisti che restano parcheggiati nel territorio per meno di 15 minuti.

Un periodo di tempo ragionevole, che mira a scoraggiare lo sfruttamento di Birsfelden come area di passaggio, invitando ad allungare la permanenza se necessaria. La novità è stata introdotta a metà settembre, quando sono state installate le telecamere per i controlli, anticipata da una massiccia campagna informativa.

Multe per 1,6 milioni di euro in due settimane

I conducenti hanno avuto modo di conoscere la nuova regola anche grazie a numerosi manifesti e avvisi affissi nel Comune, ma ciò non è servito a limitarne l’impatto. In poco più di due settimane sono state comminate sanzioni per la bellezza di 1,5 milioni di franchi (1,6 milioni di euro), con un ritmo di quasi 100.000 franchi al giorno. Di questo passo il Comune di Birsfelden potrà incassare quasi 40 milioni di franchi in un anno se i conducenti non saranno più rispettosi delle nuove misure.

Eppure, l’amministrazione ha fatto sapere che l’incasso non era stato nemmeno considerato negli obiettivi della norma, tanto che non è ancora stato deciso come spendere i soldi così incassati. La speranza del Comune non è quella di continuare a sanzionare i conducenti, ma anzi osservare una riduzione del traffico nel piccolo centro proprio grazie alle multe, e soprattutto difendersi dal cosiddetto traffico parassitario. Se anche qualcuno deciderà ancora di usare Birsfelden come via di transito, infatti, non sarà più penalizzante per l’area, che incasserà 100 franchi.

Per il momento l’iniziativa non ha paragoni, ma non è da escludere che possa fare da esempio a tante altre località (in Svizzera ma non solo) che subiscono gratuitamente il traffico intenso. D’altra parte, i Cantoni sono molto più attenti a questo genere di problematiche, visto l’elevato traffico di frontalieri, quindi non stupirebbe se questo genere di misure restasse confinato in Svizzera.

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