Trump ha deciso: all’Ucraina verranno forniti ulteriori batterie di missili Patriot. Quanto costano? Quali sono i Paesi disposti ad accollarsi questa spesa? Cosa farà infine l’Italia?
I missili Patriot all’Ucraina sono un film già visto. La guerra continua con la Russia che lentamente sta conquistando ulteriore territorio, il tutto con un enorme sacrificio in termini economici e di vite umane. Non è che dall’altra parte del fronte le cose vadano meglio, anzi, visto che le truppe di Kiev stanno provando stoicamente a resistere anche se ormai il velo è caduto da tempo: riconquistare le Regioni perdute è impossibile anche per stessa ammissione di Volodymyr Zelensky, con l’unico obiettivo ora è quello di fermare l’avanzata dell’armata russa.
Durante la campagna elettorale Donald Trump ha promesso di fermare la guerra in Ucraina in poche settimane - se non pochi giorni -, ma una volta tornato alla Casa Bianca il tycoon starebbe incontrando più difficoltà del previsto visto che un cessate il fuoco appare essere un miraggio.
Pressato anche dall’opinione pubblica americana, specie dai suoi sostenitori a cui ha promesso di stoppare i finanziamenti a Kiev, alla fine Trump ha trovato la soluzione: via libera ai missili Patriot all’Ucraina, ma a pagarli saranno gli altri Stati membri della Nato.
🇺🇸 L'Unione Europea pagherà i Patriot inviati da Trump? 🇺🇦
Gli Stati Uniti invieranno i missili Patriot all’Ucraina, ma il presidente Trump assicura: "Sarà un affare, li pagherà l'UE".#Trump #Ucraina #Patriot #NATO #UE #Russia #Putin #USA #Zelensky #Soldi pic.twitter.com/1lNaHG3SiH
— Money.it (@moneypuntoit) July 14, 2025
In sostanza i Paesi in possesso dei Patriot sono stati invitati a fornirli all’Ucraina, per poi ricomprarli dagli Stati Uniti dove la produzione di questi avanzati - e costosi - sistemi missilistici è quadruplicata negli ultimi tempi.
Dopo le parole di Trump cosa effettivamente si è mosso in merito alla fornitura di missili Patriot all’Ucraina?
Quanto costano i missili Patriot
I missili Patriot sono un sistema missilistico terra-aria avanzato, progettato per intercettare e distruggere missili balistici tattici, missili da crociera, velivoli e droni nemici. Il sistema è modulare e mobile, con componenti chiave come il radar, la stazione di controllo, i lanciatori e i missili, tutti montati su veicoli per la massima flessibilità operativa.
Ogni batteria Patriot è composta da un sistema di lancio montato su camion con otto lanciatori che possono contenere fino a quattro intercettori e, per il suo funzionamento, occorre la presenza di circa 90 soldati.
Il costo dei Patriot è di circa 1,1 miliardi di dollari: 400 milioni occorrono per il sistema e quasi 700 milioni per i missili. Solo per l’acquisto di mille missili pochi mesi fa Germania, Paesi Bassi, Spagna e Romania ha sborsato - a prezzo di saldo - 5,5 miliardi di dollari.
Chi ha i missili Patriot
Naturalmente la parte del leone è recitata dagli Stati Uniti, produttore dei Patriot. Negli arsenali a stelle e strisce infatti sono presenti circa 300 batterie, più del triplo dell’insieme di tutti gli altri Paesi.
Gli altri Paesi in possesso dei missili Patriot sono in Germania, Grecia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Romania, Polonia, Giappone, Corea del Sud, Israele, Kuwait, Qatar, Arabia Saudita, Emirati, Taiwan e Baharein.
A questo elenco presto si aggiungerà anche la Svizzera, mentre l’Italia non ha Patriot visto che noi abbiamo in dotazione cinque batterie di Samp/T, una delle quali dislocata in Turchia.
Chi fornirà i Patriot all’Ucraina?
Stando a quanto riferito da Reuters, buona parte degli alleati ha appreso della decisione di Donald Trump direttamente nel momento in cui il presidente americano l’ha annunciata in diretta dallo Studio Ovale.
Secondo Trump - alcuni funzionari poi hanno ampliato l’elenco - potrebbero fornire Patriot all’Ucraina questi paesi: Germania, Norvegia, Danimarca, Paesi Bassi, Svezia, Regno Unito, Canada e Finlandia. I tempi però potrebbero essere lunghi e l’effettivo invio rischia di scivolare a dopo l’estate.
L’Italia invece non ha risposto al momento all’appello di Donald Trump, visto che non disponiamo di Patriot e non abbiamo soldi per acquistare una batteria da inviare poi a Kiev. Visto che ci stiamo svenando per arrivare al 2% del Pil per la spesa militare - figuriamoci quando arriveremo al 5% -, un cambio di programma appare essere assai improbabile.
L’Ucraina invece al momento ha a disposizione 8 batterie di Patriot, ma 2 di queste sarebbero fuori uso e ora in riparazione. Kiev ha chiesto ulteriori 10 batterie per avere una migliore difesa antimissilistica, ma dopo le parole per passare ai fatti i tempi occidentali sono spesso lunghi.
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