Vaccini venduti illegalmente sul dark web: sequestrati due canali su Telegram

Laura Pellegrini

02/04/2021

02/04/2021 - 17:36

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Due gruppi attivi su Telegram con oltre 4 mila partecipanti vendevano illegalmente vaccini contro il Covid-19 inefficaci e dannosi per la salute.

Vaccini venduti illegalmente sul dark web: sequestrati due canali su Telegram

Saltare la fila e ottenere una dose di vaccino Covid prima degli altri ha attirato migliaia di persone iscritte a due canali Telegram dove venivano vendute dosi di AstraZeneca, Pfizer e Moderna a prezzi esorbitanti. I militari del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza hanno sequestrato e bloccato i canali.

Un sistema perfettamente ideato che, tramite la piattaforma di messaggistica, attirava clienti da indirizzare sul Marketplace del dark web per la vendita di vaccini contro il Covid-19 che rischiavano di essere dannosi per la salute degli acquirenti stessi.

Come funzionava il business della vendita dei vaccini sul dark web, come si potevano acquistare e a quale prezzo? Andiamolo a scoprire.

Telegram, business sui vaccini a prezzi esagerati

Tramite due canali su Telegram (con oltre 4 mila iscritti) venivano offerti i vaccini contro il Covid dal prezzo minimo di 155 Euro per una dose fino a 20.000 euro per uno stock di 800 fiale con garanzia di anonimato, tracciabilità della spedizione, imballaggio a temperatura refrigerante controllata e persino richiamo incluso nell’offerta.

Secondo le ricostruzioni dei pm milanesi, che indagano su un presunto mercato parallelo dei vaccini, ai canali si accedeva previa autorizzazione del gestore e questi ultimi costituivano soltanto la presentazione di un business ben più ampio che prevedeva anche un servizio clienti.
I potenziali acquirenti, infatti, venivano poi indirizzati nei mercati di vaccini presenti sul dark web attraverso i quali si potevano scegliere i sieri da acquistare e procedere al pagamento delle dosi di vaccino Covid soltanto con criptovalute.

Vaccini contraffatti inefficaci e dannosi

A smascherare il business sono state le indagini della Procura di Milano culminate nel sequestro avvenuto su disposizione dei pm Maura Ripamonti e Bianca Maria Eugenia Baj Macario e del procuratore aggiunto Eugenio Fusco. L’attività investigativa è volta al contrasto ai fenomeni economico-finanziari illeciti dannosi per il tessuto sociale e per l’economia del Paese. Si ipotizza anche il reato di contraffazione.

Tuttavia, sono ancora in corso gli opportuni accertamenti per verificare “l’effettiva commercializzazione dei presunti vaccini”, come scrivono le Fiamme Gialle in una nota, “e la loro reale provenienza fuori dai canali autorizzati a beneficio di organizzazioni criminali volte a monopolizzarne il traffico clandestino e truffare gli ignari acquirenti”. In questo modo migliaia di persone avrebbero potuto saltare la fila e ottenere subito la loro dose di vaccino, avendo però accesso ad un vaccino non idoneo.

Le Fiamme Gialle, infine, hanno sottolineato che “i vaccini contraffatti, oltre ad essere inefficaci nella lotta al Covid, rappresentano un grave rischio per la salute pubblica”. In Procura a Milano è stato aperto un fascicolo conoscitivo senza ipotesi di reato né indagati.

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