L’Ue è a corto di soldi: ecco le nuove tasse per ripagare il debito da 800 miliardi

Alessandro Cipolla

11 Maggio 2023 - 08:49

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Il Parlamento europeo ha chiesto nuove entrate per sostenere il bilancio Ue: Bruxelles così starebbe pensando a nuove tasse per ripagare il debito da 800 miliardi di euro.

L’Ue è a corto di soldi: ecco le nuove tasse per ripagare il debito da 800 miliardi

La Commissione europea starebbe pensando a tutta una serie di nuove tasse - scongiurata invece al momento l’ipotesi di una patrimoniale - il tutto per rimpinguare il bilancio Ue come sollecitato da una risoluzione votata nelle scorse ore dall’Europarlamento.

La preoccupazione degli eurodeputati infatti è che l’attuale bilancio comunitario non sia in grado, senza nuove entrate ovvero tasse oppure finanziamento diretto da parte degli Stati membri, di ripagare il debito da 800 miliardi di euro contratto da Bruxelles per il NextGenerationEU, il piano di ripresa dalla pandemia che finanzia il nostro Pnrr.

Per la precisione si tratta di 806,9 miliardi che dovranno essere restituiti da qui fino al 2058. “Per finanziare NextGenerationEU - si legge sul sito della Commissione europea -, la Commissione assume, a nome dell’Unione europea, sui mercati finanziari prestiti a tassi più favorevoli rispetto a quelli che la maggior parte degli Stati membri riuscirebbe ad ottenere e ne ridistribuisce gli importi”.

Si tratta del ben noto debito comune che i Paesi del Sud dell’Europa, con l’Italia in prima linea, sono riusciti a strappare con non poca fatica vista la grande contrarietà dei frugali che adesso, viste le nostre difficoltà sul Pnrr, sono già pronti al j’accuse per evitare che questa modalità di finanziamento diventi prassi a Bruxelles.

Nel frattempo palazzo Berlaymont però ha bisogno di fare cassa, con la Commissione europea che starebbe pensando a tutta una serie di nuove tasse per far fronte al pagamento del debito contratto per il NextGenerationEU.

Le nuove tasse al vaglio dell’Ue

A Bruxelles sembrerebbe serpeggiare un certo nervosismo in merito alla capacità dell’Ue di ripagare il debito da 800 miliardi contratto per il NextGenerationEU. “Se non troviamo nuove fonti di reddito - ha dichiarato alla stampa l’europdeputato del Ppe José Manuel Fernandes, uno dei relatori del rapporto -, o riduciamo il bilancio o chiederemo agli Stati membri di mettere più soldi nel bilancio”.

La Commissione europea così ha davanti a sé tre strade per fare cassa: tagliare il proprio bilancio, chiedere ai 27 Stati membri di mettere mano al portafoglio e aumentare la propria quota di finanziamento comunitario oppure prevedere delle nuove tasse.

La via che Bruxelles intende percorrere sarà con ogni probabilità la terza, visto che nella risoluzione approvata il Parlamento europeo ha indicato tutta una serie di “entrate genuine”, ovvero sostanzialmente delle nuove tasse.

Queste sono le tre possibili nuove entrate indicate dagli europarlamentari:

  • una tassa sulle criptovalute;
  • una tassa sulle transazioni finanziarie;
  • un’ammenda per le società che importano beni nell’UE e pagano i lavoratori al di sotto della soglia di povertà.

Bocciata invece l’ipotesi di una patrimoniale, nonostante come riporta Euractivealcuni eurodeputati di S&D, Verdi e Sinistra, hanno fatto pressioni per includere anche altre fonti di entrate, come una tassa sugli utili societari in eccesso delle grandi multinazionali e una tassa sul patrimonio per le persone fisiche”.

Quanto alle tempistiche a Bruxelles sembrerebbero aver fretta - ricordiamo che tra un anno ci saranno le elezioni europee - con il nuovo lotto di risorse che dovrebbe essere presentato entro la fine dell’anno.

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