Uber punta sui servizi finanziari: nasce Uber Money

Marco Ciotola

29/10/2019

30/10/2019 - 07:37

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La compagnia prosegue nel suo percorso di crescita puntando sui servizi finanziari: ecco Uber Money

Uber punta sui servizi finanziari: nasce Uber Money

Uber ha appena annunciato la costituzione di una nuova divisione, chiamata Uber Money, che segna la volontà della compagnia di puntare sui servizi finanziari.

Un servizio che potrebbe includere portafogli digitali, carte di credito e carte di debito. Piano di partenza dell’azienda è quello di fornire ai suoi oltre 4 milioni di conducenti e corrieri in tutto il mondo l’accesso a un conto bancario mobile, così che tutti possano essere pagati agevolmente dopo ogni corsa.

Sarà Peter Hazlehurst a dirigere la nuova divisione, che mira a estendere business e volumi della compagnia:

“Volevamo far capire a tutti che esiste una nuova parte di Uber focalizzata sui servizi finanziari, che ha l’obiettivo di dare alle persone accesso al tipo di servizi a cui intendono accedere e che hanno avuto difficoltà a raggiungere”,

ha dichiarato Hazlehurst in un’intervista.

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Nasce Uber Money

In risposta alle pressioni di Wall Street, che spingono la compagnia a imboccare finalmente la via del profitto, Uber scommette che un personale ecosistema finanziario può fidelizzare i suoi conducenti e corrieri.

Quest’anno l’azienda ha superato quota 100 milioni di utenti attivi mensili, molti dei quali utilizzano carte di credito per pagare le corse e le ordinazioni di carattere alimentare relative a Uber Eat.

Ora su tutti i prodotti futuri potrebbero sparire i costi relativi agli intermediari finanziari, generando nuovi flussi di entrate per la compagnia.

A giugno, CNBC fu la prima testata a riferire che Uber stava accelerando nel percorso di creazione di servizi finanziari, vista l’assunzione di ingegneri per un “comparto fintech a New York”.

Piano della compagnia è quello di lanciare una carta di debito con un servizio avanzato di "pagamento istantaneo", che ha già testato negli Stati Uniti e in alcuni altri mercati e che può essere paragonato per diversi tratti a Paypal.

La funzionalità ha riscosso notevoli consensi negli USA, con oltre il 70% dei pagamenti dei conducenti effettuati utilizzando l’opzione istantanea. Di fatto si tratta di un conto gratuito, con la carta che negli Stati Uniti è collegata a un conto fornito da Green Dot.

“Non solo accedi ai tuoi guadagni in tempo reale, ma non ti costa nulla mantenere tutto sul conto, e puoi spendere quei soldi quando vuoi”,

ha dichiarato Hazlehurst.

Un’altra caratteristica molto popolare e ricercata riguarderà poi questi servizi: gli scoperti gratuiti fino a 100 dollari. Secondo la compagnia questo aiuterà i conducenti in difficoltà e momentaneamente impossibilitati a pagare il carburante a dare comunque avvio a una nuova giornata lavorativa.

Un’alternativa decisamente migliore rispetto ai prestiti giornalieri, che hanno tassi d’interesse molto alti.

Le ambizioni di Uber potrebbero cambiare in maniera significativa l’attuale scenario dei pagamenti relativi ai suoi servizi, specie quelli di trasporto. Al momento infatti circa il 40% di tutti gli spostamenti sono pagati utilizzando banconote cartacee secondo quanto evidenziato da Hazlehurst, che è ansioso di ridurre una percentuale così alta.

Secondo il numero uno della nuova divisione finanziaria la mossa di Uber potrebbe portare in futuro anche alla fornitura di un vero e proprio conto bancario:

“La realtà è che le esigenze dei nostri partner negli Stati Uniti e in Brasile, in Australia e in India rispecchiano per molti versi le esigenze generali di tutti gli utenti di servizi finanziari. L’opportunità che abbiamo è quella di espanderci fino a poter un grosso numero di persone ad avere accesso ai servizi finanziari”.

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