Una turista ha pagato €1.500 per una breve corsa in taxi. Attento quando vai in vacanza in questo Paese

Ilena D’Errico

23 Agosto 2025 - 20:01

Questa donna ha speso a sua insaputa 1.500 euro per una breve corsa in taxi. Ecco cos’è successo e a cosa fare attenzione in viaggio.

Una turista ha pagato €1.500 per una breve corsa in taxi. Attento quando vai in vacanza in questo Paese

Le corse in taxi possono comportare spese impreviste e non è raro che i costi sembrino alti a chi non lavora nel settore, ma ciò che è accaduto a una turista neozelandese quest’anno supera l’immaginabile. La donna si è vista infatti addebitare oltre 1.500 euro per una breve corsa, un tragitto di circa 1,6 chilometri che avrebbe dovuto costare un decimo. Una spesa imprevista che ha costretto l’intera famiglia a fare marcia indietro e rinunciare a terminare il viaggio, visto l’improvviso taglio al budget. Un epilogo che ha lasciato l’amaro in bocca alla turista, la quale si è rivolta sia ai media che alle autorità per ottenere giustizia. Di fatto, ha ottenuto un rimborso quasi integrale di questa cifra esorbitante, sebbene tardi per evitare i danni alla vacanza. Il tassista coinvolto, inoltre, è stato indagato, anche se per motivi che non sono direttamente collegati alla vicenda. Ecco cosa è successo e a cosa fare attenzione quando si viaggia.

1.500 euro per una breve corsa in taxi

Il trasporto in taxi può costare molto e per i viaggiatori non è facile preventivare la spesa. Le tariffe sono soggette a numerose variabili, impossibili da considerare del tutto quando si va in un Paese straniero, senza contare le molteplici necessità impreviste che possono sorgere in vacanza. Spendere 1.500 euro per poco più di un chilometro e mezzo, tuttavia, è un’evidente esagerazione e infatti si è trattato di un errore. Da un certo punto di vista, quindi, non bisogna allarmarsi troppo, non dovrebbero esserci tassisti che applicano questi prezzi folli.

Allo stesso tempo questa vicenda dimostra che un errore del genere può avere conseguenze inimmaginabili, poiché la protagonista è stata costretta a tornare a casa insieme alla famiglia, non riuscendo più a proseguire in serenità. La donna si trovava in particolare a Zagabria e si stava appunto recando dalla stazione centrale a un punto del centro cittadino della capitale croata, quando è successo il tutto.

Secondo quanto riportato dalla donna ai media, alla fine della corsa il tassametro indicava una spesa di 185 euro, che la turista ha contestato giudicandola eccessiva per il tragitto. Una protesta funzionale, avendole permesso di ottenere uno sconto e pagare 150 euro. Cifra che ha pagato con la carta di credito per evitare di terminare il poco denaro contante con sé, una scelta che ha poi portato all’epilogo visto. Dopo poco, infatti, la donna si è resa conto di un addebito anomalo sulla sua carta. Ben 1.506 euro sottratti dal tassista che si era occupato della corsa. La turista ha quindi controllato il pagamento, appurando così che non si era trattato di un furto dei dati ma del pagamento fatto in taxi, gonfiato esponenzialmente.

A questo punto la donna ha deciso di tornare indietro in Nuova Zelanda, raccontando di aver preferito rivolgersi alle autorità soltanto una volta arrivata a casa. Così, oltre ai media, si è rivolta all’ambasciata croata e ha ottenuto la restituzione di 1.350 euro da parte del tassista, che si è scusato per l’errore. La vicenda ha però attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, cui la donna si era rivolta temendo il peggio, che non hanno rilevato irregolarità nell’importo o nell’errore stesso, ma possibili illeciti legati all’evasione fiscale.

Attento quando vai in vacanza in questo Paese

Questa vicenda spiacevole non deve gettare cattiva luce sulla Croazia, ma piuttosto invitare alla prudenza. Errori involontari o reati veri e propri possono accadere ovunque e bisogna quindi adottare la massima attenzione nell’uso delle carte di pagamento. Piuttosto, è bene sapere che in Croazia non esiste un tariffario dei taxi regolato a livello statale o locale. Ogni professionista è libero di imporre i prezzi che preferisce, tanto che le autorità del caso in questione non si sono minimamente interessate al prezzo. È quindi preferibile verificare tutti i dettagli prima della corsa, magari chiedendo anche un preventivo per avere un’idea della spesa.

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