Le quotazioni hanno formato una candela di indecisione a ridosso di un’area resistenziale corroborata da diversi elementi tecnici. La conformazione grafica si presta all’implementazione di strategie di matrice ribassista
Nelle ultime sedute le quotazioni di Saipem hanno rallentato il rimbalzo iniziato il 28 dicembre scorso dal supporto a 3,08 euro.
Questo movimento ha permesso ai prezzi di effettuare la rottura della linea di tendenza che collega i top del 2 a quelli del 3 ottobre 2018, fornendo un primo indizio rialzista.
Saipem, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
I compratori sono ora alle prese con tre resistenze diverse: la prima fornita dalla trendline che collega i massimi del 4 dicembre 2018 a quelli del 18 gennaio 2019, la seconda dalla media mobile a semplice a 200 giorni e la terza dal livello statico espresso dal 38,2% del ritracciamento di Fibonacci disegnato da top del 2 ottobre ai bottom del 27 dicembre 2018.
In questo quadro si inserisce la divergenza di continuazione bearish che si osserva sull’RSI settato a 14 periodi. A complicare l’ascesa del titolo è anche la recente debolezza del petrolio, il cui prezzo è correlato a quello della società guidata da Stefano Cao.
Vista la candela di incertezza della seduta di ieri, si potrebbero valutare strategie di matrice short in caso di ritorno dei prezzi a 3,919 euro.
Commento all’operazione
In ottica di breve periodo, si potrebbero utilizzare dei certificati Turbo Short su Saipem, ad esempio il NL0013139314, che ha un knock out a 4,25 euro. L’obiettivo principale sarebbe individuabile a 3,72 euro, mentre il target finale a 3,65 euro.
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