Il risultato del sondaggio di Money.it: oltre l’80% ritiene che Trump debba dimettersi a causa delle nuove tensioni legate al caso Epstein e alle richieste di trasparenza.
La vicenda legata a Jeffrey Epstein continua a scuotere la politica statunitense, e stavolta il nome di Donald Trump è finito al centro di un acceso dibattito pubblico e politico. La richiesta del Dipartimento di Giustizia di desecretare i verbali del gran giurì su Epstein e Ghislaine Maxwell arriva in un momento di forti pressioni popolari, mentre emergono dettagli che potrebbero avere conseguenze pesanti per l’amministrazione in carica.
Ghislaine Maxwell, collaboratrice chiave di Epstein, ha offerto testimonianza in cambio di un possibile indulto presidenziale, promettendo di rivelare fino a cento nomi coinvolti nella rete di abusi. Tra questi, sembra ci sia anche una “lettera di compleanno” inviata da Trump ad Epstein, notizia che ha spinto il Congresso a chiedere formalmente l’accesso ai documenti completi, senza censure. La Casa Bianca ha subito minimizzato, bollando la vicenda come un “hoax” costruito ad arte dai democratici per danneggiare l’ex presidente, ma l’effetto mediatico e politico è tutt’altro che trascurabile.

Nel nostro sondaggio, l’82% dei rispondenti ritiene che Trump debba dimettersi, mentre solo il 18% è contrario a questa ipotesi. Questi numeri riflettono un clima di forte sfiducia e preoccupazione che attraversa l’opinione pubblica, ma anche una parte significativa della base repubblicana: secondo un’indagine CBS News-YouGov, infatti, oltre un terzo degli elettori del partito repubblicano disapprova la gestione di Trump in questa crisi.
Il rischio per Trump è duplice: da un lato la pressione crescente dei media e del Congresso per maggiore trasparenza, dall’altro le tensioni interne al movimento MAGA, con figure influenti come Karl Rove che avvertono che un’eventuale escalation della crisi potrebbe portare a “conseguenze politiche disastrose”. Il vero nodo resta proprio la credibilità del presidente, messa in discussione non tanto dalle accuse dirette, quanto dalla gestione poco trasparente e dai sospetti che si accumulano intorno alla sua figura.
Il caso Epstein, lungi dall’essere un capitolo chiuso, rischia quindi di trasformarsi in un banco di prova decisivo per la stabilità politica degli Stati Uniti nei prossimi mesi. La domanda che si pone il nostro sondaggio — Trump deve dimettersi? — non è soltanto un tema di responsabilità personale, ma una questione che riguarda la tenuta delle istituzioni e la fiducia degli elettori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA