Truffe in criptovalute, i “segreti” per difendersi svelati dalla Guardia di Finanza a Money.it

Alessandro Cipolla

29 Luglio 2025 - 09:52

Come difendersi dalle truffe in criptovalute e chi sono le persone più a rischio: ecco i consigli della Guardia di Finanza.

Truffe in criptovalute, i “segreti” per difendersi svelati dalla Guardia di Finanza a Money.it

Come difendersi dalle truffe in criptovalute? L’argomento è di grande attualità visto che anche in Italia sono in aumento questi tipi di reati legati alle valute digitali così in voga da alcuni anni a questa parte.

Come noto le criptovalute sono valute digitali o virtuali basate sulla tecnologia blockchain e protette da crittografia. A differenza di valute come l’euro o il dollaro non sono emesse da Banche Centrali, ma da reti decentralizzate di computer e spesso vengono utilizzate per pagamenti, investimenti, smart contract e trasferimenti internazionali senza intermediari.

Stando al rapporto dell’Istat denominato “Reati contro la persona e contro la proprietà: vittime ed eventi - 2022/2023”, in Italia circa un 1,7 milioni individui hanno subito truffe o raggiri in rete, il 3,3% della popolazione online.

Per spiegare al meglio il fenomeno delle truffe in criptovalute noi di Money.it abbiamo voluto sentire il Maggiore Lillo Salvatore Moresca, che in forza al Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, si occupa di monitorare il web in tutte le sue forme (dal clear al darkweb) e contrastare le frodi telematiche, con particolare attenzione ai nuovi schemi di frode che prevedono il coinvolgimento di criptovalute e sistemi di intelligenza artificiale.

Occorre premettere - ha voluto subito sottolineare Moresca - che la mera detenzione dei crypto-asset rientra in un fenomeno evoluto e lecito, che non comporta di per sé sanzioni amministrative o penali. La Guardia di Finanza come noto è depositaria dei compiti di polizia economico finanziaria che le vengono demandati dalla legge a tutela degli interessi dello Stato, delle Regioni, degli enti locali e naturalmente dell’Unione europea”.

Ecco allora quali sono i consigli della Guardia di Finanza per cercare di difendersi dalle varie tipologie di truffe che, in questi anni, sono state perpetrate nel nostro Paese per mezzo delle criptovalute.

Chi sono i più a rischio truffe criptovalute

Volendo fornire una panoramica sul contesto, malgrado non vi sia una tassonomia comune per descrivere esaustivamente quanti e quali tipologie di truffe online utilizzino monete virtuale, Moresca ha voluto fare una classificazione delle frodi: quelle che sfruttano ransomware, tecniche legate al phishing, le “truffe romantiche” (love scam) e quelle denominate “Pig Butchering”.

Analizzando il profilo demografico delle vittime coinvolte si nota una preoccupante tendenza - ha spiegato il maggiore della Guardia di Finanza -. Sebbene in passato soggetti fragili come gli anziani fossero i principali bersagli delle frodi finanziarie, oggi i truffatori si concentrano sempre di più su individui giovani e tecnologicamente competenti, spesso reclutati tramite profili falsi sui social media o su app di incontri”.

Questo è sicuramente dovuto a una maggiore predisposizione di forme di pagamento digitali in contrapposizione al passato dove si privilegiava il contante. Nonostante ciò, le truffe ai danni degli anziani rappresentano sicuramente un fenomeno sociale allarmante, troppo spesso sottovalutato o ignorato dall’opinione pubblica, soprattutto di chi vive in contesti di solitudine e di chi non possiede una struttura familiare pronta a fare loro da scudo.

In tale contesto, già di difficile contrasto, si aggiunge l’utilizzo malevolo dell’Intelligenza artificiale che è in grado di generare immagini realistiche di uomini e donne di qualsiasi età, creare profili social che sembrano autentici, generare testi, adattando il linguaggio e lo stile a seconda dell’interlocutore.

Può risultare perfino più naturale e coinvolgente di una persona reale e conquistare così la fiducia della vittima, per cui per Moresca nessuno di noi può ritenersi al sicuro da questi possibili attacchi.

Come difendersi dalle truffe criptovalute

Allora come fare a difendersi dalle truffe criptovalute? Per la Guardia di Finanza innanzitutto i cittadini devono immergersi nella cultura della cybersicurezza.

Per ciò che concerne le truffe legate ai ransomware potrebbe essere utile difendersi da queste installando software antivirus e antimalware sui propri dispositivi.

Esistono poi alcuni segnali di allerta che possono aiutare a individuare la scarsa sincerità degli interlocutori online che sfruttano le tecniche di phishing tipiche delle truffe romantiche o delle Pig Butchering:

  • dichiarazioni d’amore affrettate;
  • riluttanza o rifiuto a incontrarsi di persona o a effettuare videochiamate;
  • richieste di denaro per emergenze urgenti;
  • profili social con informazioni limitate o assenti.

Inoltre prima di investire in qualsiasi progetto o piattaforma legata alle criptovalute è fondamentale informarsi adeguatamente, leggendo le recensioni e confrontando queste con altre informazioni reperibili da più fonti autorevoli.

È altresì importante controllare nella barra dove digitiamo usualmente l’indirizzo web del browser che vi sia una connessione sicura. In altri termini occorre controllare che l’URL(Uniform Resource Locator) inizi con “https”. La “s” finale dimostrerà all’utente che il sito web visitato contiene un certificato, emesso da terze parti, in cui vi sono dettagli circa l’identità del proprietario della risorsa digitale.

Un altro tool rintracciabile in modo open in rete è la consultazione del database WHOIS in cui si può verificare l’identità del titolare di un nome a dominio, geolocalizzando anche la sede dei server che ospitano il sito di interesse.

Questi sono solo alcuni dei segnali per riconoscere questo tipo di truffe perché l’eterna guerra tra ‘guardie e ladri’ si ammanta di nuove sfide e la partita si gioca su un piano che è sicuramente di stampo tecnologico - ha sottolineato Moresca -. Tuttavia, la mia esperienza mi induce a pensare che la maggior parte delle truffe possano essere evitate cercando di cogliere l’alert che fra quelli elencati ritengo più importante”.

Per il maggiore infatti le troppe false promesse di rendimenti elevati da effettuarsi in tempi brevi affermate da alcuni sedicenti guru ed esperti della finanza, nonché di amori travolgenti, potrebbero essere individuati se ognuno di noi facesse rimando a quanto affermato da uno dei fondatori dello studio moderno della sociologia, Karl Emil Maximilian Weber se è troppo bello per essere vero, è probabilmente un
imbroglio
” e questo valeva agli inizi del 1900 e vale soprattutto adesso.

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