Ecco un trucco molto utile e del tutto legale che aiuta con il disco orario per evitare le multe.
Usare il disco orario quando richiesto e soprattutto nel modo corretto è fondamentale per evitare multe, che possono diventare anche molto salate. L’eccessiva attenzione, tuttavia, può risultare compromettente e molti cittadini finiscono per complicarsi le cose anche quando non necessario. A tal proposito, è utile sapere che c’è un trucco perfettamente legale che può salvare in tante situazioni. Vediamo di cosa si tratta e tutte le informazioni utili del caso.
Cos’è il disco orario e come funziona
Quando si parla di disco orario ci si riferisce al cartoncino rettangolare con cui indicare l’orario di arrivo in un parcheggio tramite una rotellina. Di solito ha dimensioni di 10x12 centimetri, è di colore blu (lo stesso utilizzato per indicare i parcheggi) e la “P” ben visibile. Questo è il modello comunemente conosciuto e acquistabile con grande facilità per pochi euro presso edicole e tabacchini, ma in commercio ve ne sono anche di differenti.
Negli ultimi tempi, in particolare, sono molto in voga i dischi orari digitali e anche quelli intelligenti. Questi ultimi indicano automaticamente l’orario di arrivo, mentre i primi sono analoghi a quelli tradizionali, in quanto varia soltanto la modalità di indicazione dell’orario. In ogni caso, tutti questi strumenti sono ugualmente validi per segnalare l’inizio della sosta ed evitare le multe. La scelta dipende unicamente dalle preferenze del conducente, in quanto la legge non prescrive un modello specifico di disco orario.
Di fatto, quando si parla di disco orario contraffatto si pronuncia un’affermazione scorretta. Non è possibile contraffare il disco orario, non perché è vietato ma perché non esiste alcuna tipologia ufficiale o con caratteristiche particolari. Ciò che è invece vietato, e anche severamente, è manomettere il disco orario o utilizzare strumenti appositi per aggirare il limite di sosta. L’esposizione dell’orario di arrivo è infatti richiesta per garantire la rotazione dei veicoli nei parcheggi, quindi oltre un certo periodo le auto devono lasciare libero il posteggio o pagare per la sosta.
Mettere un orario e poi spostarlo per permanere più del consentito è proibito e punito duramente, ma nulla viene previsto sulle specifiche modalità di indicazione oraria. L’articolo 157 del Codice della strada prevede infatti quanto segue:
Nei luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato è fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio. Ove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta è fatto obbligo di porlo in funzione.
Il trucchetto legale con il disco orario
Visto che la legge non impone un modo specifico per indicare l’orario di inizio della sosta si potrebbe usare qualsiasi strumento a questo scopo, senza alcuna conseguenza. Ecco perché si potrebbe tranquillamente impiegare un semplice biglietto di carta per la stessa finalità, anche se molti sconsigliano questa opzione. Di fatto, l’uso del disco orario classico è così diffuso e poco dispendioso che è preferibile evitare contestazioni. Un agente delle forze dell’ordine troppo pedante potrebbe infatti ritenere inappropriato questo metodo e comminare comunque la multa.
Sicuramente nessuno vuole trovarsi in questa situazione e tantomeno in uno spiacevole ricorso, quindi sì, resta consigliabile usare il disco orario. Allo stesso tempo, bisogna ricordare che la legge non è arbitraria. Quindi in caso di difficoltà, magari non ci sono posti vicini dove acquistare il disco orario o si ha fretta, vale la pena usare il foglio anziché nulla.
Sarà sufficiente avere cura di indicare con chiarezza l’orario di arrivo e fissarlo in maniera ben visibile all’interno dell’auto, per accertarsi che non cada o si rovini. D’altra parte, sarebbe anche possibile costruire da sé un disco orario da portare con sé, ma questa non può ovviamente essere una soluzione dell’ultimo minuto.
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