Tria a muso duro: Fitch può dire quello che vuole

Luca Fiore

10 Luglio 2019 - 12:19

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Dopo i rilievi contenuti in un report pubblicato ieri dall’agenzia Fitch, oggi è arrivata la risposta del titolare di Via XX settembre.

Tria a muso duro: Fitch può dire quello che vuole

Fitch? Può dire quello che vuole. Dopo la nota con cui ieri l’agenzia Fitch ha parlato di una tregua solo momentanea con le autorità europee, il Ministro dell’economia Giovanni Tria non ci ha messo molto a rispondere all’agenzia di rating.

"Fitch può dire quello che vuole ma le riforme strutturali ci sono", ha detto Tria a margine dell’Italy-China financial Forum 2019 in corso a palazzo Marino a Milano.

In prossimità del giro di boa l’indice principale del listino milanese, il Ftse Mib, segna un rialzo dello 0,66% a 22.030,57 punti.

Sul mercato dei titoli di Stato, dopo le indicazioni positive arrivate dall’asta di titoli a 50 anni e dal collocamento di Bot (Btp 50 anni: richiesta da 17 miliardi, rendimento al 2,877%. Ecco tutte le caratteristiche e Asta BoT 12 mesi: rendimenti tornano negativi dopo più di un anno), il differenziale di rendimento con i titoli made in Germany, il famigerato spread, quota 204,7 punti base, +0,8% sul dato precedente.

Italia: Tria, piano di azione approvato con il Def

“Nonostante l’Italia abbia evitato la procedura dell’UE per disavanzo eccessivo, la natura degli aggiustamenti fiscali nel 2020 rimane poco chiara e le tensioni con la Commissione europea rischiano di riemergere”, ha evidenziato un team di Fitch composto da Michele Napolitano, Ed Parker e Mark Brown (Procedura di infrazione evitata, ma per Fitch tra Ue e Italia riemergeranno le tensioni).

Il ministro oggi ha rimarcato che “c’è un piano di azione di riforma approvato insieme al Documento di economia e finanza” precisando che “la Legge di bilancio va sempre a controllo del debito sovrano”.

Italia: calendario dei giudizi di rating

Fitch aggiornerà il giudizio sul rating sovrano dell’Italia il 9 agosto. Il 6 settembre sarà invece la volta di Moody’s e il 25 ottobre l’appuntamento è con Standard & Poor’s.

La prossima ad esprimersi sarà DBRS, che venerdì annuncerà la decisione. Lo scorso 11 gennaio, l’agenzia con sede a Toronto, in Canada, ha confermato la valutazione “BBB (alto)” con trend “stabile”.

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