Bayer, Viatris e Sandoz sono stati condannati a risarcire con oltre 300mila euro una paziente affetta da tumori al cervello.
Sentenza storica in Francia, dove i giudici del tribunale civile di Poitiers hanno condannato tre laboratori farmaceutici a risarcire una paziente con oltre 300mila euro per «mancata fornitura di informazioni». Il farmaco finito nel mirino è l’Androcur, una pillola ormonale utilizzata per una serie di patologie, spesso prescritto a donne affette da endometriosi. I giudici hanno confermato il nesso tra l’uso prolungato del farmaco e l’insorgenza di una serie di tumori benigni al cervello, che però stanno causando non pochi problemi alla paziente.
Le case farmaceutiche condannate sono Bayer HealthCare, Sandoz e Viatris Santé. «Il tribunale dichiara la responsabilità di Bayer HealthCare, Sandoz e Viatris Santé per i danni subiti», hanno scritto i giudici del tribunale civile di Poitiers, che hanno riconosciuto responsabili anche il medico e il farmacista della paziente. La sentenza stabilisce un principio importante di trasparenza e responsabilità nella catena della prescrizione e somministrazione di medicinali.
La donna che ha denunciato l’accaduto e che ora ha 55 anni, per 20 anni ha assunto il farmaco Androcur, prescrittogli per curare l’endometriosi. Dal 2013 ha iniziato a sviluppare una serie di meningiomi, ovvero tumori benigni delle membrane che avvolgono il cervello e che possono causare gravi disabilità neurologiche. La paziente infatti oggi soffre di disturbi visivi, di memoria ed estrema stanchezza. La donna sostiene di non esser mai stata informata sugli effetti collaterali legati all’uso prolungato del farmaco, nonostante nel 2008 un articolo scientifico avesse ipotizzato un legame tra il principio attivo di Androcur (ciproterone acetato) e lo sviluppo di meningiomi.
I giudici hanno affermato che i danni risultano effettivamente dai trattamenti seguiti dalla paziente e che nessuno l’ha informata dei rischi. La donna ha assunto l’Androcur prodotto dalla Bayer fino al 2004, salvo poi passare ai farmaci generici. Per Bayer i giudici ritengono che «non ha adottato tutte le misure necessarie per garantire un’informazione rapida ed efficace ai consumatori, attuali o ex utilizzatori di Androcur».
Per Viatris e Sandoz, che producono una versione generica, i giudici hanno scritto che «non hanno compiuto sforzi adeguati, dal 2008 e soprattutto dal 2011, per informare i consumatori sul rischio di meningiomi associato all’uso prolungato del farmaco». Una mancanza di comunicazione che si è protratta per anni e che ha avuto conseguenze concrete e dolorose per migliaia di pazienti ignare.
Per questo sono stati condannati a risarcire la donna con circa 325mila euro da versare in solido con il medico e il farmacista. Per l’avvocato della donna, questa sentenza è storica e rappresenta un unicum in Francia. Una sentenza che «riconosce la mancanza di informazione da parte della comunità medica» e che aprirà la strada a una serie di cause simili in futuro.
«Nonostante quanto ci avevano detto i laboratori, avevano i mezzi per mettere in guardia contro effetti collaterali particolarmente gravi, invalidanti e irreversibili, di cui erano a conoscenza fin dal 2008», ha riferito l’avvocato. Un verdetto che potrebbe diventare un precedente importante per altri pazienti che si trovano in situazioni analoghe.
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