TIM torna al dividendo? Febbre sul titolo, verso il debutto nel mercato energia

Laura Naka Antonelli

14/11/2024

Raffica di acquisti sulle azioni Telecom Italia, rally di oltre +8% post utili e parole del CEO Pietro Labriola.

TIM torna al dividendo? Febbre sul titolo, verso il debutto nel mercato energia

A Piazza Affari esplode la febbre sul titolo TIM: le azioni del gruppo Telecom Italia balzano di oltre l’8,5% a Piazza Affari, confermandosi le migliori dopo MPS-Monte dei Paschi di Siena, che inneggia oggi al terzo atto del processo di privatizzazione lanciato dal governo Meloni.

Oltre al dossier MPS spicca oggi anche TIM, all’indomani dei conti relativi al terzo trimestre e ai primi nove mesi del 2024 annunciati dal gruppo e, soprattutto, sulla scia delle dichiarazioni rilasciate dal numero uno dell’azienda, Pietro Labriola, durante la call con gli analisti.

TIM, Labriola parla del ritorno ai dividendi. Ecco quando

Diverse le novità, tra cui quella che riguarda il dividendo, che potrebbero tornare a essere erogato dalla società con il nuovo piano 2025-2027, che sarà presentato a febbraio 2025.

Così il CEO Pietro Labriola:

Avevamo detto che con la presentazione del piano 2025-2027, dopo il primo anno della nuova TIM, avremmo avuto molto più spazio per fornire dettagli sul ritorno a una possibile remunerazione degli azionisti ”, ha detto il CEO.

Labriola ha precisato di non avere annunciato oggi “una nuova guidance”, ma anche che “siamo sulla buona strada”.

Piazza Affari ha guardato anche ad altre dichiarazioni dell’AD, che hanno fatto seguito alla presentazione dei conti, da cui sono emerse indicazioni confortanti:

  • I ricavi totali di Gruppo sono ammontati nei primi nove mesi del 2024 a 10,7 miliardi di euro, in crescita del 3,4% anno su anno (+1,8% nel domestico a 7,4 miliardi di euro, +7,2% in Brasile a 3,3 miliardi di euro).
  • I ricavi da servizi di Gruppo sono saliti del 4,1% su base annua, a 10 miliardi di euro (+2,7% nel domestico a 6,8 miliardi di euro, +7,1% in Brasile a 3,2 miliardi di euro).
  • L’indebitamento finanziario rettificato after lease del gruppo al 30 settembre 2024 “è sceso sotto gli 8 miliardi di euro, in calo di oltre 0,1 miliardi di euro rispetto al valore immediatamente successivo al perfezionamento della cessione di NetCo”, ovvero della rete fissa.
  • In forte crescita l’EBITDA di Gruppo, scattato dell’8,7% su base annua a 3,3 miliardi di euro (+8,3% nel domestico a 1,6 miliardi di euro, +9,0% in Brasile a 1,6 miliardi di euro).

TIM ha confermato la guidance fornita al mercato per il 2024, annunciando che “l’evoluzione della posizione finanziaria netta attesa nell’ultimo trimestre dell’anno permetterà al Gruppo di raggiungere l’obiettivo di deleverage indicato, con un rapporto fra l’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease e l’Ebitda organico After Lease minore o uguale a 2x”.

Il CEO Labriola ha sottolineato di prevedere inoltre che, nel corso del “quarto trimestre il trend sulla riduzione del debito acceleri per arrivare a una riduzione significativa”.

TIM nel mercato dell’energia? Cosa ha detto il CEO Labriola

A far volare il titolo sono state oltre ai conti e alla prospettiva del ritorno al dividendo, le dichiarazioni del CEO Pietro Labriola che, durante la call indetta per commentare le cifre, ha affermato che TIM sta tentando di fare il suo ingresso nel settore della vendita di energia, tanto da stimare la possibilità di annunciare accordi di partnership nel mese di marzo.

“Nel mondo dell’energia siamo interessati alla partnership e prevediamo di fare qualcosa a marzo”.

Una spiegazione dell’ingresso di TIM nel mercato dell’energia è stata data da Andrea Rossini, chief consumer small e medium market office del gruppo: “Stiamo cercando di entrate nel mercato energia come altre telco”, ha puntualizzato Rossini, aggiungendo che l’azienda ritiene che “la marginalità di energia e fatturato per un player telco sia interessante e possa generare potenzialità più che minacce”.

L’ingresso di TIM nel settore dell’energia non è una novità assoluta per Piazza Affari: già lo scorso marzo, Labriola aveva affermato come il gruppo stesse “valutando” l’opzione di entrare nel mercato di luce e gas, attraverso un accordo di accordo di partnership con un fornitore già attivo.

Sulla scia delle novità e dichiarazioni rilasciate, Piazza Affari ha così premiato il titolo Telecom Italia con una carrellata di buy sulle azioni, che si avviano a concludere un anno sicuramente non felice e che, anche nell’ultimo periodo, sono rimaste sotto pressione.

Il titolo TIM viaggia a un livello inferiore del 4,6% su base settimanale e del 4% circa su base mensile. Da inizio anno, il trend è di un calo di quasi -20%, mentre su base annua la performance è di una flessione pari a -10%. Negli ultimi tre anni, le azioni sono scese inoltre di oltre il 29%.

Ma forse il momento della riscossa è finalmente arrivato.

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