Dal 1° gennaio 2021 ci saranno diverse novità per la tessera sanitaria: la cadenza della trasmissione delle spese mediche e veterinarie diventa mensile, mentre per la privacy resta vietata la fattura elettronica.
Tra le tante carte che si trovano nel vostro portafoglio ci sarà certamente la tessera sanitaria, un tesserino dotato di un dispositivo magnetico nel quale sono indicati i dati personali del titolare, codice fiscale compreso. Tuttavia, la maggior parte degli italiani non sa esattamente a che cosa serve questo dispositivo magnetico.
Una delle sue funzioni principali riguarda l’ambito fiscale: la tessera sanitaria, infatti, può essere richiesta dalla farmacia per l’emissione dello scontrino parlante, la certificazione per l’acquisto dei medicinali utile per beneficiare della detrazione Irpef con la dichiarazione dei redditi.
Ed è proprio a questa funzione che si lega un’importante novità in arrivo dal 2021: la possibilità di trasmettere le spese mediche e veterinarie con cadenza mensile. Ciò significa che la trasmissione e l’acquisizione delle informazioni verranno semplificate e ottimizzate anche tramite l’introduzione dello scontrino elettronico.
Ma vediamo nel dettaglio a che cosa serve la tessera sanitaria e cosa cambierà dal 1° gennaio 2021 per i cittadini.
A cosa serve la tessera sanitaria?
È lo stesso Ministero della Salute a spiegarci l’utilità della tessera sanitaria: si tratta di una tessera personale, che sostituisce il tesserino del codice fiscale, rilasciata a tutti i cittadini italiani aventi diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.
la sua validità si estende su tutto il territorio nazionale, ma la tessera sanitaria può essere utilizzata anche per ottenere i servizi sanitari negli altri Paesi dell’Unione Europea. Quindi, è importante avere sempre con sé questo dispositivo anche quando si viaggia in Europa poiché solo con questa si può usufruire delle prestazioni sanitarie che in precedenza erano coperte dai modelli E110, E111, E119 ed E128.
La tessera sanitaria ha una validità di 6 anni, dopodiché va effettuato il rinnovo.
La tessera sanitaria, riassumendo, è quel documento che certifica l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale, riportando tra l’altro il codice-numero dell’assistito che può essere utilizzato per scegliere o cambiare il medico di base, o per ottenere autorizzazioni e certificazioni in ambito sanitario.
L’importanza ai fini fiscali
Con la manovra finanziaria del 2007 è stato introdotto l’obbligo dello scontrino parlante da parte della farmacia, ovvero una certificazione sulla quale viene riportato il codice fiscale dell’acquirente, i dettagli dell’acquisto (tipologia e quantità di farmaci acquistati) e - dove prevista - la quota di ticket.
Lo scontrino parlante è necessario per beneficiare della detrazione Irpef del 19% sulle spese sostenute per l’acquisto di farmaci (ma solo per la parte eccedente la franchigia di 129,11 euro) ed è per questo che va assolutamente conservato.
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Per il rilascio dello scontrino parlante il farmacista avrà bisogno della tessera sanitaria poiché grazie al dispositivo magnetico presente sulla carta riuscirà a leggere e trasferire immediatamente il codice fiscale dell’acquirente sullo scontrino. Tuttavia, qualora abbiate dimenticato la tessera a casa potrete comunque dettare il vostro codice fiscale oppure quello della persona per la quale dovete acquistare il farmaco.
Nuove funzioni della tessera sanitaria per il 2021
Nella Legge di Bilancio per il 2021 è stata introdotta un’importante novità per la tessera sanitaria, cioè la possibilità di inviare con cadenza mensile le spese mediche e veterinarie per ottenere le detrazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi.
L’articolo 182 della Manovra, inoltre, sancisce il divieto di emissione della fattura elettronica per le prestazioni sanitarie rese dai soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema TS ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.
Un’altra dichiarazione da inviare è quella relativa alla modalità di pagamento delle spese sanitarie: ai fini della detrazione occorrerà effettuare un versamento bancario, postale o mediante altri strumenti di pagamento elettronico. Quest’ultima prescrizione, comunque, vale anche per le spese sanitarie relative al 2020, da comunicare entro il 31 gennaio 2021. L’unica eccezione riguarda le spese relative all’acquisto di medicinali, dispositivi medici o prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private: per tutte queste tipologie di acquisto, infatti, non è necessario realizzare un pagamento elettronico.
Trasmissione dei dati e termini per l’invio
Fino al 31 dicembre 2020, i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema TS possono comunicare - mediante il portale dedicato - la volontà di adempiere agli obblighi di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi.
Dal 1° gennaio 2021, invece, i soggetti obbligati alla comunicazione dovranno trasmettere (entro 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione) i dati dei corrispettivi giornalieri sfruttando gli strumenti tecnologici per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica.
I termini entro i quali trasmettere i dati sono i seguenti:
- entro la fine del mese di gennaio 2021, per le spese sostenute nell’anno 2020;
- entro la fine del mese successivo alla data del documento fiscale, per le spese sostenute dal primo gennaio 2021.
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