Tesla crolla del 3%: il problema è in Cina

Violetta Silvestri

24 Ottobre 2022 - 12:56

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Azioni Tesla: è tonfo nel pre-market di lunedì 24 ottobre. Per quale motivo il titolo sta perdendo circa il 3%? La spiegazione viene dalla Cina, mercato che resta critico per Musk.

Tesla crolla del 3%: il problema è in Cina

Azioni Tesla scivolano pesantemente negli scambi pre-mercato di oggi, lunedì 24 ottobre, dopo che la società ha tagliato il prezzo di alcune delle sue auto in Cina.

Il titolo della casa automobilistica elettrica sta perdendo il 3% a New York prima dell’apertura del mercato, spinto al ribasso dalla notizia secondo la quale l’azienda del miliardario Musk ha ridotto drasticamente il costo dei suoi veicoli Model 3 e Model Y in Cina, uno dei mercati più critici per il gruppo.

Nel dettaglio, alle ore 12.39 circa, le azioni Tesla registrano un tonfo del 3,47%.

La Cina ferma Tesla: azioni in brusco calo. Quali guai per Musk?

Il tonfo delle azioni Tesla di oltre il 3% nel pre-market di stamane hanno riacceso i riflettori sul problema Cina di Musk.

Il prezzo di partenza per la berlina Model 3 è stato ridotto a 265.900 yuan cinesi ($36.615) da 279.900 yuan. Il SUV Model Y ora costa 288.900 yuan rispetto al prezzo precedente di 316.900 yuan.

I tagli di Tesla invertono in parte alcuni degli aumenti di prezzo che la società è stata costretta a effettuare all’inizio di quest’anno in Cina e negli Stati Uniti, a causa dell’aumento dei costi delle materie prime. Elon Musk aveva già avvertito a marzo che la sua azienda di auto elettriche “stava vedendo una significativa pressione inflazionistica nelle materie prime e nella logistica.”

Le riduzioni dei prezzi arrivano comunque dopo che Musk ha affermato di vedere elementi di una recessione in Cina. Elementi che stanno trovando più o meno conferma. L’economia cinese continua ad affrontare sfide in particolare poiché i severi controlli del Covid-19 pesano sulle vendite al dettaglio. Il prodotto interno lordo del terzo trimestre è cresciuto del 3,9% rispetto a un anno fa, superando le aspettative, ma rimanendo al di sotto dell’obiettivo ufficiale di circa il 5,5%.

Da sottolineare che a settembre la China Passenger Car Association ha riferito che Tesla ha consegnato 83.135 veicoli elettrici di fabbricazione cinese, un record mensile per l’azienda. La società di Musk ha un’enorme Gigafactory nella città cinese di Shanghai di cui ha completato gli aggiornamenti all’inizio di quest’anno.

Tuttavia, le riduzioni dei prezzi si scontrano anche con la crescente concorrenza per Tesla in Cina da parte di aziende nazionali come BYD, sostenuta da Warren Buffett, così Nio e Xpeng. Per esempio, dall’inizio dell’anno alla fine di settembre, BYD ha venduto 1,18 milioni di veicoli a nuova energia, superando la cifra di Tesla di poco più di 900.000 consegne.

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