Terrorismo, stretta sull’immigrazione: il Viminale chiede più controlli alle frontiere

Martino Grassi

03/11/2020

Arriva una stretta sull’immigrazione dopo gli attentati in Francia e a Vienna che hanno sconvolto l’Europa. Il Viminale chiede più controlli alle frontiere.

Terrorismo, stretta sull’immigrazione: il Viminale chiede più controlli alle frontiere

In tutta Europa continua torna lo spettro del terrorismo dopo gli attentatati iniziati lo scorso settembre in Francia, prima a Parigi e poi a Nizza, e continuati nella notte di ieri a Vienna. Tutto il vecchio continente resta sconvolto per i due attentati nel giro di una settimana, e nell’occhio del ciclone è finita anche l’Italia, sembrerebbe infatti che il terrorista di Nizza fosse sbarcato proprio a Lampedusa poco tempo prima.

Proprio per questo motivo Luciana Lamorgese ha convocato per le 13 di oggi una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’intento di fare il punto sulla situazione e analizzare del dettaglio il problema dei confini. Nella serata di ieri era inoltre stato convocato il CASA, ossia il comitato analisi strategica antiterrorismo, proprio per discutere delle ultime problematiche.

Terrorismo, stretta sull’immigrazione

Per fronteggiare il problema terrorismo che sta imperversando negli ultimi giorni in Europa il Viminale ha deciso di attuare una stretta sull’immigrazione. La decisione è stata presa a conclusione di un incontro del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica con i vertici delle forze di polizia e dei servizi d’intelligence, presieduto dal Ministro degli Interni Luciana Lamorgese.

L’incontro si è reso necessario alla luce degli ultimi accadimenti avvenuti in Francia e a Vienna, ed ha avuto come obiettivo quello di analizzare e aggiornare le attività di prevenzione e degli obiettivi sensibili, verranno inoltre intensificati i controlli ai valichi di frontiera anche con l’impiego dei militari dell’Esercito. Durante il vertice si è discusso anche di un piano operativo da condividere con la Tunisia, al fine di contrastare le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di essere umani nel mediterraneo.

Nelle scorse ore anche Luigi Di Maio si era espresso sulla questione condividendo un post su Facebook nel quale afferma: “In meno di una settimana più di due attentati terroristici hanno sconvolto l’Europa. Sono stati colpiti Paesi con i quali condividiamo molto, tutto, anche i confini. Ognuno di voi avrà pensato che avrebbero potuto colpire anche in Italia. Il terrorista di Nizza era sbarcato a Lampedusa, gli attentatori austriaci hanno agito per uccidere. E hanno ucciso in modo violento, indiscriminato”.

La situazione a Lampedusa

Non si arrestano gli sbarchi a Lampedusa: nelle ultime 48 ore sono stati più di 1.600 i nuovi arrivi sull’isola, e altre 5 barche a largo, con oltre 300 persone, stanno aspettando il lasciapassare per raggiungere le coste italiane.

La situazione ha riportato la tensione e livelli fuori controllo a Lampedusa, già provata dagli sbarchi durante l’emergenza sanitaria in corso, soprattutto perché due dei terroristi coinvolti negli attentati dell’Europa avevano ricevuto un foglio di via dalla polizia italiana, dal momento che i loro nomi erano sconosciuti all’intelligence del nostro Paese e perché non erano stati segnalati dalle autorità tunisine.

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