Tegola inflazione sugli italiani: conto salato, quanto si paga di più per la spesa?

Violetta Silvestri

30 Luglio 2022 - 13:24

Con un tasso di inflazione annuale al 7,9%, l’Italia registra prezzi del carrello della spesa ancora elevati. Quanto vale questo tasso sul budget delle famiglie? Codacons ha fatto un calcolo.

Tegola inflazione sugli italiani: conto salato, quanto si paga di più per la spesa?

L’emergenza economica nazionale è ancora l’inflazione elevata.

Nell’ultimo aggiornamento Istat di luglio, infatti, il dato annuale ha raggiunto il 7,9% e il carrello della spesa ha segnato un nuovo record, con un +9,1% come non succedeva dagli anni ’80.

Il Codacons ha tradotto questi risultati economici in effetti reali sulle famiglie: il colpo sui budget familiari c’è. Il tasso di inflazione al 7,9% si traduce a parità di consumi in una maggiore spesa pari a +2.427 euro annui per la famiglia “tipo”, che raggiungono +3.152 euro annui per un nucleo con due figli, considerata la totalità dei consumi di una famiglia, ha calcolato l’associazione.

Dal cibo ai trasporti, fino alle spese per le vacanze, quanto spendono di più gli italiani con l’inflazione così alta?

L’inflazione impoverisce gli italiani: di quanto?

Nei primi 7 mesi dell’anno, secondo un rapporto del Condacons, a parità di consumi, il peso sulla spesa degli italiani è di 53,5 miliardi di euro in più per comprare beni e servizi rispetto al 2021.

Gli acquisti alimentari, per esempio, costano 10,9 miliardi aggiuntivi in confronto allo scorso anno. Per i trasporti, il salasso è di 481 euro in più a famiglia sul 2021. Da sottolineare, per esempio, che a luglio i biglietti aerei internazionali sono rincarati del 60,2% su base annua, i traghetti del 9,1%, la benzina del 22,3% e il gasolio del 30,9%.

I pacchetti vacanza avranno prezzi maggiorati del 5,7% e per alloggiare in albergo si pagherà almeno il 15,8% in più.

Per questo, il Codacons ha parlato di un massacro per le spese degli italiani, evocando un intervento immediato: Il “Governo non può più perdere tempo, e deve intervenire con urgenza tagliando subito l’Iva sui beni di prima necessità come gli alimentari, i cui prezzi hanno subito a luglio un rincaro record del +10% su base annua, in modo da consentire una riduzione immediata dei listini al dettaglio e permettere alle famiglie di mettere il cibo in tavola senza subire un salasso”, stando alle parole del presidente Carlo Rienzi.

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