Tasse a Dubai, quanto si paga e perché conviene viverci

Patrizia Del Pidio

18 Settembre 2025 - 12:52

Dubai è diventato uno dei paradisi fiscali più ambiti, ma perchè conviene andarci a vivere e cosa bisogna considerare? Vediamo il regime fiscale agevolato.

Tasse a Dubai, quanto si paga e perché conviene viverci

La città di Dubai negli ultimi anni, è diventata un vero e proprio paradiso fiscale e il rifugio perfetto per chi decide di investire in immobili. Anche se fino all’inizio degli anni 2000 gli obiettivi dell’emirato erano diversi, con una serie di riforme è diventata una vera e propria calamita per i capitali esteri.

Quante tasse si pagano a Dubai e perché è così conveniente viverci? L’obiettivo del Governo è quello di raggiungere i 5,8 milioni di abitanti entro il 2040, una mossa per attirare expat che vadano non solo ad alimentare l’economia degli Emirati Arabi Uniti, ma per attirare forza lavoro all’interno dei confini nazionali. Il pacchetto di vantaggi, fiscali e non, sommati al clima soleggiato fanno di Dubai una delle mete favorite per chi vuole trasferirsi in un paradiso fiscale.

Perché conviene trasferirsi a Dubai?

Niente imposte sul reddito, nessuna registrazione delle proprietà immobiliari, società tassate al 9%, le strutture societarie sono segrete e le norme antiriciclaggio piuttosto deboli. Se questo non bastasse al pacchetto dei vantaggi si aggiunge anche la “golden visa” una sorta di permesso di soggiorno riservato, per 10 anni, a chi investe in proprietà che hanno un valore di almeno 2 milioni di dirham (540 mila dollari).

Nell’emirato di Dubai fino al 2000 potevano possedere immobili solo i cittadini degli altri Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo, ma poi, per attrarre investimenti esteri, il Governo ha aperto la possibilità di comprare proprietà immobiliari anche ai cittadini esteri.

Gli stranieri possono acquistare proprietà solo in determinate aree e proprio in queste i prezzi sono saliti alle stelle facendo in modo che il patrimonio abitativo di Dubai crescesse di oltre 10 volte in venti anni.

Il fattore principale dell’aumento va ricercato soprattutto nel numero di nuove abitazioni costruite nel corso dell’ultimo ventennio, soprattutto nelle aree in cui gli stranieri possono acquistare. Il settore immobiliare , oltre a essere una parte essenziale dell’economia di Dubai, rappresenta anche una fonte di entrate importantissima per il Governo.

Dubai, quali vantaggi fiscali

Il primo, indiscutibile, vantaggio di Dubai è rappresentato dall’assenza di un registro pubblico delle proprietà immobiliari: le autorità fiscali degli altri Paesi, quindi, sono assolutamente impossibilitate a scoprire se un soggetto possieda un immobile a Dubai senza che sia avviata una formale richiesta. Inoltre, anche se Dubai ha un sistema di interscambio automatico per gli asset finanziari, ma non per le informazioni sulle proprietà immobiliari. La proprietà degli immobili a Dubai è, quindi, piuttosto opaca e questo la rende appetibile per chi vuole investire in immobili.

Come se questo vantaggio non bastasse, a Dubai non è prevista tassazione sul reddito delle persone fisiche. I guadagni prodotti, quindi, sono esentasse e gli investitori stranieri sono invogliati a investire con la consapevolezza che non pagheranno tasse sui guadagni in conto capitale e sull’eventuale reddito da locazione. Ai proprietari immobiliari è richiesto soltanto di versare una tassa di trasferimento della proprietà pari al 4%, ma solo al momento della vendita e una tassa abitativa che è pari al:

  • 5% dell’affitto medio annuo se l’immobile non è dato in locazione;
  • 5% dell’affitto che si riceve se l’immobile è locato.

Che tasse si pagano a Dubai?

Come abbiamo detto il maggior vantaggio che la città-Stato di Dubai offre è relativo alla tassazione, ma che tasse si pagano realmente nella città?

  • nessuna imposta sul reddito delle persone fisiche;
  • imposta sul reddito delle società con aliquota standard del 9% per redditi imponibili superiori a 375.000 Dirham degli Emirati Arabi Uniti (86.294 euro circa);
  • Iva al 5% sulla maggior parte dei beni e servizi;
  • imposta sulla proprietà una tantum al momento dell’acquisto di un immobile (tassa di registrazione) al 4% sul prezzo di acquisto;
  • tassa sul turismo che applicano hotel e strutture turistiche (imposta di soggiorno) agli ospiti;
  • Salik: a Dubai c’è un sistema di pedaggi che sono riscossi in automatico quando i veicoli passano attraverso determinati caselli.

Non solo vantaggi a Dubai

Dubai offre uno dei sistemi sanitari pubblici migliori al mondo. Per i cittadini degli Emirati Arabi il sistema sanitario è gratuito, possono accedervi anche gli expat dopo aver richiesto una tessera sanitaria e pagando una tariffa all’utilizzo dei servizi. Le cure, quindi, se si è turisti o un nomade digitale, non sono gratuite ma si deve pagare sia nella sanità pubblica sia in quella privata.

Gli expat per far fronte agli alti costi dell’assistenza sanitaria hanno bisogno di una copertura assicurativa completa.

Non sarà difficile, per chi vuole andare a vivere a Dubai, trovare un alloggio adatto alle proprie esigenze e al proprio budget. Essendo la città-Stato una calamita per chi vuole espatriare, non è difficile trovare alloggio, ma si deve mettere in conto che, come la sanità, anche le case sono molto costose.

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