Come devono essere tassati i premi sportivi? La proposta della Federazione Italiana Sport Equestri e i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate.
Come sono tassati i premi in denaro erogati in ambito sportivo dilettantistico? Il trattamento fiscale dei premi sportivi è chiarito con la Consulenza Giuridica 956-69 del 2024 dell’Agenzia delle Entrate. A chiedere chiarimenti è la Federazione Italiana Sport Equestri che chiede spiegazioni dopo che la figura del lavoratore sportivo è andata a ridefinire la fiscalità di premi e compensi nel settore.
Come vengono tassati i premi sportivi?
La Federazione ha, innanzitutto, individuato i premi corrisposti in:
- premi corrisposti dalla Federazione basati su classifiche in manifestazioni sportive organizzate dalla Federazione stessa o da ASD/SSD affiliati come sovrappremi, somme aggiuntive erogate per i risultati federali o nazionali;
- premi erogati da associazioni sportive dilettantistiche o società sportive dilettantistiche legati a eventi organizzati in autonomia ma riconosciuti dalla Federazione;
- premi di natura commerciale assegnati da privati, imprese o enti commerciali per manifestazioni organizzate a fini promozionali;
- premi connessi a rapporto di lavoro sportivo.
La Federazione ipotizza anche la sua soluzione a livello fiscale per ciascuna tipologia di premi proponendo:
- per i premi erogati direttamente dalla Federazione ritenuta al 4%;
- per i premi erogati da ASD o SSD a sportivi, tecnici e allevatori ritenuta al 20%;
- per i premi erogati da imprese e privati dal 20% al 30%, in base alla residenza fiscale di chi li percepisce;
- per i premi nell’ambito del lavoro sportivo, tassazione ordinaria solo oltre la soglia di esenzione di 15.000 euro.
La Federazione, nella sua proposta, sottolinea che i premi non dovrebbero essere soggetti a Iva, a meno che il beneficiario non sia titolare di partita Iva in questo ambito.
I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate, nella sua consulenza, conferma quanto prospettato dalla Federazione apportando, però, dei chiarimenti:
- per i premi erogati direttamente dalla Federazione ritenuta al 4% a titolo d’acconto per soggetti con attività di impresa e a titolo di imposta per gli altri, da applicare anche ai non residenti provenienti da un Paese senza convenzione contro le doppie imposizioni;
- per i premi erogati da ASD o SSD a sportivi, tecnici e allevatori ritenuta al 20% a titolo di imposta anche per non residenti;
- per i premi erogati da imprese e privati dal 20% al 30%, in base alla residenza fiscale di chi li percepisce;
- per i premi nell’ambito del lavoro sportivo, tassazione ordinaria solo oltre la soglia di esenzione di 15.000 euro e le regole sui premi sportivi non si applicano se questi sono inclusi nel contratto e costituiscono parte della retribuzione.
Per quanto riguarda l’Iva l’Agenzia ribadisce che è dovuta solo nei casi di lavoro autonomo dove il premio è parte del compenso.
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