Tari 2023, scadenze e istruzioni per il pagamento

Patrizia Del Pidio

09/11/2023

09/11/2023 - 16:55

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In arrivo la scadenza dell’ultimo pagamento Tari 2023. Vediamo come si calcola la tassa, entro quanto va pagata e come provvedere al pagamento. Tutte le istruzioni.

Tari 2023, scadenze e istruzioni per il pagamento

Tari 2023, in arrivo l’ultima scadenza che in alcuni casi è la seconda e in altri è la terza o la quarta. Infatti, anche se gli enti locali devono uniformarsi alle regole nazionali per i versamenti, hanno la facoltà di fissare i versamenti anche con più di due scadenze. Proprio per questo motivo non esistono scadenze uguali ovunque per il pagamento della Tari e per essere certi di quando versare la tassa è bene consultare sempre le istruzioni che fornisce il proprio Comune di residenza.

Nella maggior parte dei casi la prima scadenza è fissata il 16 giugno. Ci sono Comuni, poi, che prevedono il pagamento in due rate e altri che lo prevedono in quattro, ferma restando la possibilità per il contribuente di pagare la Tari in un’unica soluzione entro la prima scadenza.

Diverse scadenze in base al Comune

Solitamente la rateizzazione della Tari è suddivisa in 3 scadenze:

  • la prima con l’acconto di aprile;
  • la seconda a luglio;
  • il saldo entro fine anno.

Ma molti Comuni preferiscono scegliere la rateizzazione in due trance, una a giugno e una a dicembre, con acconto e saldo e altri scelgono di rateizzare il pagamento in quattro trance.

Chi deve versare la Tari?

Versa la Tari chiunque possieda o detenga un immobile. In caso di locazione la Tari è pagata da chi vive nell’appartamento a patto che il contratto di affitto sia di durata superiore ai 6 mesi, in caso contrario a pagare è il proprietario.
Il calcolo della Tassa sui rifiuti è dettato dalla normativa che prevede:

“Per l’applicazione della TARI si considerano le superfici dichiarate o accertate ai fini dei precedenti prelievi sui rifiuti. Relativamente all’attività di accertamento, il comune, per le unità immobiliari iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano, può considerare come superficie assoggettabile alla TARI quella pari all’80 per cento della superficie catastale determinata secondo i criteri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138”

Come si calcola la Tari da pagare?

Dopo aver compreso chi è obbligato al pagamento della tassa sui rifiuti, cerchiamo di capire, invece, come si calcola l’importo da versare. A determinare principalmente l’importo della Tari è la superficie dell’immobile.

Nello specifico la normativa di riferimento prevede che debbano essere considerate le superfici accertate ai fini del calcolo dei precedenti prelievi sui rifiuti. Il Comune, però, come procede all’accertamento per le unità immobiliari? Per quelle iscritte o iscrivibili al catasto deve essere considerata superficie assoggettabile a Tari quella pari all’80% della superficie catastale.

Come si paga la Tari?

Le modalità di pagamento variano da Comune a Comune ma in linea generale la tassa può essere pagata con:

  • F24;
  • bollettino postale;
  • Mav.

Per chi paga la Tari con F24 è determinante il codice tributo da utilizzare che è 3944 da indicare nella sezione Imu e altri tributi locali.

Dal 2021, inoltre, ha istituito anche nuovi codici tributo da utilizzare nel modello F24 e F24Ep per pagare in maniera scorporata la Tefa, che fino all’anno precedente era versata insieme alla Tari.
I nuovi codici tributo istituiti sono:
Tefa: per versare la TEFA - tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente;
Tefn: per versare TEFA - tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente – interessi;
Tefz: per versare TEFA - tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente - sanzioni

Bonus Tari per famiglie con Isee basso

Il decreto Fiscale 2020 ha previsto anche per la Tari un bonus sociale nel caso di contribuenti con Isee basso. Si tratta di un bonus Tariche è applicato automaticamente dagli enti locali quando:

  • il nucleo familiare ha un Isee che non supera gli 8.265 euro;
  • le famiglie numerose hanno un Isee non superiore ai 20.000 euro;
  • i nuclei familiari beneficiano di Reddito o pensione di cittadinanza.

Argomenti

# Tari
# MEF

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