Avere un tampone negativo non basta più. In arrivo nuove restrizioni, ecco dove

Emiliana Costa

03/11/2021

03/11/2021 - 17:30

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A causa dell’aumento dei casi di Covid-19, per andare al ristorante o in un museo il tampone negativo non basta più. Occorre essere vaccinati o guariti. Ecco dove.

Avere un tampone negativo non basta più. In arrivo nuove restrizioni, ecco dove

Il Covid-19 ha ripreso a correre in Germania, con un’incidenza che è arrivata a 154,8 casi ogni 100 mila abitanti. Tra le cause, una campagna vaccinale che procede a singhiozzo, con il solo 67 per cento della popolazione vaccinata. Anche il via libera della Commissione permanente sui vaccini all’immunizzazione dei minorenni over 12 è arrivato solo lo scorso agosto. Numeri che mettono in allarme l’associazione dei medici tedeschi per la terapia intensiva (Divi).

La Divi, infatti, teme un boom di casi gravi con il conseguente affanno degli ospedali. Ma se il governo non sembra intenzionato a prendere provvedimenti, i Länder (responsabili della politica sanitaria) si organizzano per fronteggiare la diffusione del virus. Non è tutto. Anche aziende private adottano nuove misure restrittive per fronteggiare la pandemia. E per alcune realtà il tampone negativo non basta più. Ma entriamo nel dettaglio.

Il tampone negativo non basta più, ecco cosa sta accadendo

Alcune grandi aziende tedesche stanno adottando nuove misure restrittive per fronteggiare la recrudescenza dell’epidemia di Covid-19. E per svolgere alcune attività all’interno di esse, il tampone non sarà più sufficiente. Andiamo con ordine. Il gigante elettrico Eon e il gruppo assicurativo Ergo hanno deciso di aprire le mense ai soli dipendenti vaccinati e a quelli guariti. Secondo la cosiddetta regola delle 2G, che si sostituisce a quella delle 3G, nella quale rientrano anche persone con un tampone negativo.

Come riporta il Rheinische Post, i dipendenti che rientrano sotto le 2G (ovvero vaccinati o guariti dal Covid-19) avranno spazi esclusivi ai quali potranno accedere senza mascherina. Non sarà così per coloro che non possono o non vogliono dimostrare di essere guariti o vaccinati.

I dipendenti che non rientrano nelle 2G potranno entrare a mensa, ma in base a determinate condizioni. Il loro accesso sarà legato all’uso delle mascherine, al rispetto del distanziamento sociale e all’imposizione di turni per i pasti al fine di ridurre il numero dei commensali. Le aziende intervistate dal Rheinische Post hanno anche riferito di voler mantenere alta la quota di dipendenti che lavorano da casa.

Ecco la scelta delle autorità sanitarie locali

La scelta delle cosiddette 2G non riguarda solo le aziende. Anche alcune autorità sanitarie locali lo hanno imposto. Una scelta coincisa con la fine in Germania della gratuità dei tamponi anti-coronavirus. Sparite completamente le tende e le stazioni mobili ogni 200 metri per testare a tappeto la popolazione. Da circa 15 giorni, il test si fa quasi solo in farmacia. Il tampone resta gratuito solo per i bambini sotto i dodici anni di età e per le categorie di persone che non si possono vaccinare per motivi di salute.

Ad Hannover, dove il contagio è più forte, coloro che non sono vaccinati o non sono guariti dal Covid-19 restano esclusi da musei, piscine, birrerie e spazi chiusi in genere. Ad Amburgo, le persone non vaccinate o non guarite non possono accedere ai ristoranti, discoteche, impianti sportivi, saloni di bellezza e di massaggio, studi di tatuaggi e palestre.

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