Superbonus 110%, la proroga del dl Asset in Gazzetta: chi riguarda?

Nadia Pascale

12 Ottobre 2023 - 12:23

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Confermata la proroga del Superbonus, ma non per tutti. Ecco cosa cambia con la conversione del decreto Asset. Novità per la comunicazione dei crediti.

Superbonus 110%, la proroga del dl Asset in Gazzetta: chi riguarda?

Nella conversione del decreto Asset (decreto legge 104 del 10 agosto 2023) sono confermate le proroghe previste inizialmente nel decreto legge, nessun nuovo emendamento approvato. Ecco chi potrà ancora usufruire del Superbonus con le vecchie percentuali di agevolazione fiscale.

In sede di conversione del decreto Asset erano stati presentati, anche dalla stessa maggioranza, diversi emendamenti volti ad ampliare i termini per beneficiare del Superbonus con le percentuali ora in vigore. In particolare, visti i numerosi cantieri bloccati, si puntava a prorogare il Superbonus 110% per coloro che hanno già iniziato i lavori.
Tali emendamenti non sono però stati approvati e risulta utile ora fare una ricognizione dei termini previsti nel decreto Asset. Ecco chi potrà utilizzare la proroga Superbonus del decreto Asset.

Proroga del Superbonus confermata per quali soggetti?

L’articolo 24 del decreto Asset convertito prevede la possibilità di avvalersi della proroga del Superbonus al 31 dicembre 2023, termine iniziale era il 30 settembre 2023, per:

  • villette con accesso autonomo e indipendenza funzionale e unifamiliari a condizione che entro il 30 settembre 2022 risultino completati il 30% dei lavori.

Nel computo dei lavori per il raggiungimento della soglia del 30% possono essere compresi anche i lavori non agevolati ai sensi del presente articolo.

Resta l’agevolazione al 90% per i lavori del 2023, soglia che scenderà ulteriormente al 70% per le spese sostenute nel 2024 e al 65% per le spese sostenute nel 2025.

Non è ancora chiaro se nei prossimi mesi vi sarà un provvedimento ad hoc, come ventilato, con cui saranno completamente riscritte le norme sul Superbonus.

Obbligo di comunicazione del cessionario

Nella conversione del decreto Asset viene confermato anche il testo dell’articolo 25 inerente le comunicazioni di impossibilità di utilizzo da parte del cessionario dei crediti già oggetto di cessione o sconto in fattura.

La norma prevede per il cessionario che non sia riuscito a collocare i crediti fiscali che ha nel cassetto, qualora gli stessi non siano più utilizzabili per cause diverse dal decorso dei termini di utilizzo previsti dalla legge, l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate, entro 30 giorni dal momento in cui si è verificato l’evento, tale circostanza.

La comunicazione potrà avvenire a partire dal 1° dicembre, nel caso in cui la conoscenza dell’evento che ha determinato la non utilizzabilità del credito sia avvenuta anteriormente al 1° dicembre 2023, la comunicazione è effettuata entro il 2 gennaio 2024.

Per tali crediti è possibile il recupero attraverso:

  • l’utilizzo diretto della detrazione spettante;
  • un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, di importo massimo non superiore al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati;
  • la cessione di un credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante.

In caso di mancato adempimento all’obbligo di comunicazione viene applicata una sanzione di 100 euro.
Ricordiamo che nella conversione del decreto Asset è stato confermato l’obbligo di comunicazione, ma si è ancora in attesa del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate in merito alla modalità con cui deve essere effettuata la comunicazione. Sicuramente il provvedimento arriverà prima del 1° dicembre 2023.

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