Studenti fuori sede alloggio gratis: novità nel decreto Aiuti ter

Claudia Cervi

22 Settembre 2022 - 17:33

condividi

Dal crepuscolo del governo Draghi arriva un fondo per l’housing universitario da 660 milioni di euro. Vediamo nel dettaglio le novità per gli studenti fuori sede previste dal dl Aiuti ter.

Studenti fuori sede alloggio gratis: novità nel decreto Aiuti ter

Buone notizie per gli studenti fuori sede in cerca di un alloggio gratis: il Decreto Aiuti ter ha stanziato 660 milioni di euro per l’attuazione di un piano di housing universitario che servirà ad aumentare la disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti.
Una somma che si aggiunge ai 300 milioni di euro da assegnare tramite il bando pubblicato dal Miur in attuazione del Decreto Aiuti bis per la creazione di 7.500 nuovi posti letto da consegnare entro la fine del 2022.

Non tutti gli studenti fuori sede sanno che tra le agevolazioni previste dalla «carta dei diritti e doveri degli studenti» c’è anche quella per l’alloggio gratis. Tuttavia, oggi le residenze universitarie soddisfano meno dell’8% delle richieste degli universitari fuori sede.

Secondo un’analisi di Cassa depositi e prestiti, in Italia dovranno essere creati 100mila nuovi posti letto per colmare il gap con l’Europa. La dotazione da quasi 1 miliardo di euro assegnata dal Pnrr al Ministero dell’Università e della Ricerca (Miur) rappresenta quindi una opportunità per velocizzare l’aumento degli alloggi universitari.

Vediamo quindi nel dettaglio le novità del PNRR per gli studenti fuori sede e quando è previsto l’alloggio gratis.

PNRR: le novità per gli studenti fuori sede nel decreto Aiuti ter

Le risorse stanziate dal decreto Aiuti bis e dal nuovo decreto Aiuti ter, per un totale di 960 milioni di euro, indirizzano i fondi del PNRR a potenziare l’offerta di alloggi per studenti universitari, perseguendo queste finalità:

  • realizzare un sistema di formazione efficiente,
  • sviluppare capitale umano qualificato
  • superare disuguaglianze sociali ed economiche,
  • attrarre gli studenti più meritevoli e promettenti,
  • migliorare la competitività del sistema universitario anche a livello internazionale.

Dal report di Cdp emerge che il fabbisogno di alloggi per studenti fuori è cresciuto costantemente tra il 2015 e il 2019 passando da 784.000 a oltre 830.000 unità, a fronte di un’offerta complessiva di posti letto di circa 62.000 unità, costituita per oltre il 90% da strutture pubbliche o convenzionate. L’attuale disponibilità di alloggi per studenti copre, dunque, meno dell’8% dei fuori sede.

Confrontando questo dato con i livelli registrati nel resto di Europa si nota che l’attuale offerta di student housing è ampiamente inadeguata:

Posti letto in student housing in Italia e peer europei Posti letto in student housing in Italia e peer europei Fonte Cdp su dati MIUR, Scenari Immobiliari e Deloitte

I fondi hanno dunque lo scopo di aumentare l’offerta di posti letto per studenti fuori sede e di realizzare una riforma finalizzata ad “incentivare la realizzazione, da parte di soggetti privati, di nuove strutture di edilizia universitaria attraverso la copertura anticipata, da parte del MUR, degli oneri corrispondenti ai primi tre anni di gestione delle strutture”.

Il mercato degli studenti fuori sede: cos’è l’housing universitario

Il mercato degli studenti fuori sede rappresenta un segmento degli investimenti immobiliari innovativi considerata una favorevole opportunità anche da investitori internazionali ed è caratterizzato da:

  • flussi di cassa stabili e a basso rischio;
  • rendimenti più competitivi di quelli del comparto residenziale tradizionale;
  • capacità di rispondere a una esigenza riconosciuta alimentata dalla carenza di soluzioni abitative richieste dagli studenti universitari;
  • una richiesta crescente di alloggi per studenti fuori sede.

A livello europeo il mercato vale circa 7 miliardi di euro ed è cresciuto vertiginosamente nell’ultimo decennio. In Italia si tratta dunque di un mercato con ampi margini di sviluppo, se si considera che la domanda di alloggi per studenti, soprattutto dopo il Covid, è in grande aumento, ma l’offerta è ancora molto limitata.

Le risorse da 960 milioni di euro del PNRR non sono rivolte esclusivamente al settore pubblico ma sono aperte alla possibilità di investimenti da parte dei privati, in modo da dare una risposta quantitativa alla necessità abitativa degli studenti fuori sede.
Al bando del Miur da 300 milioni di euro pubblicato il 29 agosto (in attuazione del decreto Aiuti bis) riservato a istituzioni universitarie e di alta formazione, potrebbe presto seguire un nuovo bando, per l’assegnazione dei 660 milioni di euro stanziati dal decreto Aiuti ter, rivolto anche a operatori privati che garantiscano agli studenti l’accesso a canoni concordati e a rette commisurate alle condizioni economiche.

Studenti fuori sede quando l’alloggio è gratis

Nelle città universitarie su tutto il territorio italiano sono presenti collegi universitari e strutture che offrono alloggio per gli studenti fuori sede. Ogni anno, generalmente tra luglio e agosto, pubblicano i bandi con i requisiti di accesso ad agevolazioni o riduzioni della retta. Ogni istituto stabilisce i termini per la presentazione delle domande in base a i posti disponibili e spesso prevede la valutazione del merito accademico.

Nel caso di studenti e studentesse con un curriculum scolastico di eccellenza e provenienti da famiglie che hanno difficoltà a mantenerli negli studi, l’alloggio può essere gratis.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO